Piazza di Spagna, la celebre zona della Capitale nel mirino delle baby gang: agiscono in gruppo e fanno male. Le testimonianze.
Le baby gang sono ormai all’ordine del giorno. Sembrava un problema superato, invece le vessazioni si tornano a muovere in branco. Gruppi di ragazzi che, apparentemente, non hanno niente da perdere rischiano reputazione e fedina penale per tentare borseggi o aggressioni. Quello che interessa è sempre lo stesso: il bottino.
Magari soldi, telefoni o beni preziosi che servono a implementare i possedimenti. Così cominciano una serie di operazioni lampo che, in alcuni casi, possono portare anche a ricatti particolarmente vincolanti in grado di mettere in atto meccanismi fin troppo conosciuti. Una spirale di malaffare e paura che serpeggia, recentemente, anche a piazza di Spagna.
Piazza di Spagna, una 14enne “ostaggio” delle baby gang
Dove, per antonomasia, passeggiano le persone più abbienti. Oltre i luoghi comuni c’è una realtà senza scrupoli: quella che vede una 14enne presa di mira dal branco. Qualcuno anche maggiorenne. Arrivano in massa, minacciano e portano via. La giovane è poi stata soccorsa dalle autorità che avviano le ricerche.
I database, tra Polizia e Carabinieri, tornano a riempirsi: Roma riprende ad avere paura dopo le operazioni ad alto impatto che stanno portando avanti da tempo nella Capitale. Un argine che, però, non basta. A non bastare è anche la pazienza dei cittadini che si rimettono nelle mani delle autorità, ma la sopraffazione, talvolta, vince sulla consapevolezza.
Leggi anche: Roma, sequestro da 20 milioni di euro: maxi-truffa sui buoni pasto per la Pubblica Amministrazione
Allerta sicurezza
I numeri sono in crescita, anche per questo è in programma un ulteriore tavolo per quanto riguarda il confronto pubblico sulla sicurezza. La strada da fare è ancora lunga, ma si deve proseguire su alcune certezze: i punti fermi sono quelli che riguardano il territorio. Continuare a setacciarlo per capirne le dinamiche: più evoluzione, maggiore sviluppo e sicurezza.