Un atto infame, compiuto nella notte. Una secchiata di vernice, di colore rosso, sparata proprio al centro del murale, a coprire i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati assassinati nel 1992 dalla mafia. E’ successo a piazza Bologna, a Roma, questa notte.
Ignoti hanno rovinato il murale dipinto 5 anni fa da Goyo, grazie all’iniziativa dei giovani democratici del II Municipio. Un atto vandalico arricchito dalle frasi “L’antimafia tortura” e “Alfredo libero, no al 41 bis”. Il riferimento è ad Alfredo Cospito, anarchico arrestato e attualmente recluso nel carcere di Terni in regime di 41 bis. L’uomo aveva rivendicato di aver gambizzato Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, in un attentato avvenuto il 7 marzo 2012.
L’atto vandalico è stato rivendicato con il simbolo degli anarchici. Sul sito si “Rivoluzione Anarchica” ci sono diversi articoli che parlano di Cospito.
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Le reazioni
“Un atto da vigliacchi ha vandalizzato nei giardini di Piazza Bologna il murales dedicato alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, che hanno dato la propria vita per garantirci maggiore libertà e sicurezza, anche a quei balordi.
Alla Presidente Francesca Del Bello e all’assessore Rino Fabiano l’appello, oltre al ripristino del murales, a denunciare immediatamente alle Forze dell’Ordine quanto avvenuto, sperando di individuare e punire i colpevoli magari con l’ausilio delle telecamere sulla Piazza.
Immediatamente Francesca Del Bello, Presidente del II, ha replicato di aver comunica alla polizia locale l’accaduto. La denuncia, invece verrà fatta questa mattina dai carabinieri. “Inoltre abbiamo preso contatti con l’artista autore dell’opera – ha spiegato – che procederà con il restauro utilizzando speciali vernici a prova di graffito”.
L’assessore Gotor
“Condanno con forza il nuovo atto di vandalismo fatto al murale che raffigura Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a piazza Bologna, che è stato imbrattato con vernice rossa e scritte incongrue e che nulla hanno a che vedere con la battaglia che i due giudici hanno portato avanti contro la mafia.” Così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
“Non è nient’altro che un inaccettabile atto di teppismo, quale che ne sia la motivazione, e uno sfregio alla memoria di due importanti magistrati che hanno pagato con la vita la lotta contro la criminalità organizzata; un attacco alla cultura della legalità, per giunta il secondo a distanza di pochi mesi sulla stessa opera, e Roma non può tollerarlo. Il murale era già stato restaurato a gennaio alla presenza di associazioni, studenti e cittadini e lo sarà di nuovo. Ringrazio la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, e l’assessore municipale alle politiche giovanili, Gianluca Bogino, per essersi prontamente attivati, nonché l’autore dell’opera, Paolo Colasanti in arte Gojo, per aver dato nuovamente disponibilità a restaurarla.”
(Foto di Marco Esposito)
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