Roma. Prima l’hanno massacrato di botte e poi lo hanno lasciato sulla Palmiro Togliatti, in zona Centocelle. Non c’è stato purtroppo nulla da fare per il 44enne Danilo Lucente Pipitone, caporale maggiore dell’esercito. Vani i tentativi dei medici che hanno tentato il tutto per tutto pur si salvargli la vita ma le ferite riportate erano troppo gravi. L’uomo è deceduto ieri, 12 febbraio, all’ospedale Umberto I. I familiari adesso non si danno pace e vogliono andare fino in fondo alla vicenda, nella speranza che sia fatta giustizia e la verità venga a galla.
Pestato di botte sulla Togliatti: morto il caporal maggiore Danilo Lucente Pipitone
Danilo Lucenti Pipitone aggredito a Centocelle
Non si da pace la madre di Danilo Lucenti Pipitone che appena aveva saputo dell’aggressione nei riguardi del figlio era partita dalla Sicilia insieme al marito. Ora chiede che venga fatta chiarezza: ‘Non è stata una lite. Lo hanno aggredito. È stato massacrato di botte, ma non capiamo che ci facesse in quel posto. La polizia sa chi è stato ma non ce lo dice’. Loro ci devono dire cosa è successo, loro sanno chi è stato’, afferma la donna. Appena saputo dell’aggressione a Centocelle, i coniugi erano partiti dalla Sicilia ma le loro speranze sono state spezzate una volta arrivati all‘Umberto I, quando i medici gli hanno comunicato la notizia dell’avvenuto decesso. Gli organi del 44enne sono stati donati.
Le parole dei familiari
Come riportato da Repubblica, i familiari non sanno spiegare il motivo per il quale il 44enne si trovasse nel quartiere di Centocelle: ‘Noi non sappiamo cosa ci facesse lì a Centocelle. Mio figlio non frequentava quelle zone. Era un tipo tranquillo, solare, allegro’, racconta la madre che poi aggiunge: ‘Ultimamente era diventato casalingo e religioso. Andava in chiesa. Rispettava le donne, come si trovava in quel posto non lo sappiamo, non si capisce. Lo hanno colpito da dietro, quindi lui nemmeno ha visto’. La rabbia, tuttavia, è tanta: ‘È stato massacrato di botte. Perché non andate a cercare i colpevoli invece di stare qui?’ Queste le parole del padre che cerca giustizia dopo la tragedia che ha investito la sua famiglia.
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