Colleferro, nuovo episodio di violenza domestica: 28enne finisce in ospedale perchè il compagno le scaraventa contro una sedia.
Colleferro, violenza domestica finita in tragedia. Nessun episodio è giustificabile o a lieto fine, ma stavolta la situazione poteva finire in modo sconcertante. Questo vuol dire che la mattanza poteva portare a un fine vita. La morte non solo come spauracchio, ma come possibilità concreta nell’immediato. La coppia stava litigando da tempo.
Questo basta a chiarire un contesto già borderline. Lei 28 anni, lui poco di più, coetanei ma con visioni diverse. Soprattutto rispetto alla gestione familiare e dei figli. Una serie di incomprensioni sono diventate voragini entro cui lasciar penetrare l’abisso: le parole non bastano più e occorre andare oltre, secondo la follia violenta di un uomo che apparentemente non aveva più nulla da perdere, prende la sedia e la scaglia contro la donna.
Compagno pesta a sangue la partner: 28enne in ospedale
Di fronte a lui il figlio piccolo: 2 anni e un trauma indelebile. Questo vuol dire avere a che fare con personalità in grado di compromettere la serenità altrui, i vicini di casa sentono i rumori e le urla. Intervengono per calmare la situazione. Subito dopo arrivano le autorità avvisate immediatamente dopo l’avvicendamento all’abitazione.
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Non si placa la furia cieca dei partner insoddisfatti: la violenza non conosce confine. Questo è l’ennesimo caso di capovolgimento di fronte: da amore a possesso. Un binomio tanto amaro quanto profondo. Debellarlo è la parola d’ordine non solo delle autorità. A Colleferro persiste lo sgomento, non è facile voltare pagina. Anche se si dovrà provare a farlo ugualmente, per la comunità e per quel figlio che a 2 anni avrebbe potuto già assistere alla fine di un amore e non solo.