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Pavimenti in parquet o in resina: scelte tradizionali o alternative per un arredamento caldo, funzionale ed elegante

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Chi dice che avere il pavimento in parquet sia solo per ricchi? Niente di più sbagliato, perché anche il parquet, pur mantenendo una certa qualità, può essere low cost. Certamente ci sono diverse varietà di parquet, che si distinguono tra loro per la tipologia di legno usato, lo spessore del legno nobile, il formato, il tipo di posa e l’incastro.

Il parquet è sempre stato uno dei tipi di pavimenti più amati per la sua capacità di trasmettere calore ed intimità a qualunque ambiente, ma spesso viene scartato a priori per paura del prezzo, ritenuto troppo alto. Ma le cose non stanno proprio così.

Possiamo suddividere innanzi tutto il parquet in due grandi categorie: massiccio e multistrato.
Il multistrato può essere a sua volta a due oppure a tre strati, ricordando però che lo strato superiore deve essere comunque in legno massiccio o massello (nobile) non inferiore a 2,5 mm, incollato su un supporto in legno o a base di legno.

La scelta di un prefinito a 2 strati permette certamente di risparmiare, ma se si è fortunati si può riuscire a trovare buone offerte anche per il 3 strati.
Ricordate che la posa flottante consente un eventuale riutilizzo in un altro contesto, ovvero consente di smontare il parquet e di rimontarlo altrove in caso si cambiasse casa.
Come per ogni altra cosa, scegliere prodotti di qualità significa risparmiarsi problemi futuri o comunque avere le soluzioni sicure. I prodotti prefiniti, ovvero quelli pronti per essere posati senza essere né carteggiati né trattati in opera restano quindi i più economici, ma ad incidere sul prezzo c’è ovviamente anche il tipo di legno e di sicuro quello che costa meno e rende bene è il rovere. Si tratta di un’essenza di buona tenuta, di provenienza prevalentemente italiana, di buona qualità, sicuramente tra le essenze più robuste usato anche per pavimenti di edifici storici.

Il limite è che non si ha la possibilità di effettuare pose molto ricercate: le soluzioni migliori e accessibili sono quelle incollate, semplici e lineari.
Per dare al parquet un aspetto naturale lo si può trattare con oli. Nei pavimenti in legno prefiniti la finitura è già effettuata in fase di produzione, cioè le doghe sono fornite pronte per essere messe in posa.

Un ulteriore aspetto da valutare è la praticità: il prefinito, oltre ad essere economico, può essere calpestato subito e non ha bisogno di levigatura e verniciatura.

C’è un altro tipo di pavimento molto bello e sicuramente alternativo, è il pavimento in resina: sarà una scelta originale e di stile, che farà ottenere un piacevole risultato ottenere risultato. Si tratta di un materiale composto di leganti sintetici e inerti speciali, ai quali possono aggiungersi delle varianti in base alla funzione d’uso e alla destinazione del rivestimento.

Optare per un pavimento in resina comporta diversi aspetti positivi: siamo di fronte a un materiale resistente e duraturo, adatto sia ad ambienti interni che esterni. È impermeabilizzante, quindi non teme i liquidi. Questo agevola molto la pulizia, che viene facilitata anche dal fatto che il pavimento in resina non ha fughe o giunture.

Montare il pavimento in resina è relativamente semplice e veloce, visto che la posa avviene sul vecchio pavimento: si va così a uniformare la superficie senza rubare centimetri preziosi e senza far sollevare porte o infissi, perché la resina, pur essendo molto resistente, ha uno spessore ridotto.

È adatta anche in caso di riscaldamento a pavimento, perché la favorisce il passaggio del calore grazie alla sua conducibilità termica. Altro fattore positivo sono i costi, molto competitivi rispetto ad altri materiali per pavimenti.

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