David Tobini ha perso la vita in Afghanistan nel 2011. Si cerca ancora di capire la dinamica dell’uccisione: il Tribunale vuole archiviare.
David Tobini, parà della Folgore, muore a 28 anni in Afghanistan durante una spedizione. Correva l’anno 2011. Ancora s’indaga per cercare di capire i motivi dell’uccisione. I genitori, in primis la madre Anna Rita Lo Mastro, sono convinti che sia stato vittima di fuoco amico. Portano avanti questa tesi da tempo. Troppo, secondo le autorità.
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Parà perde la vita in Afghanistan: il processo rischia l’archiviazione, sit-in al tribunale di Roma
L’archiviazione è molto probabile, ma la famiglia non si arrende e organizza un sit-in davanti al Tribunale di Roma per chiedere Giustizia e non archiviare un caso che avrebbe ancora molto da dire. Il 13 ottobre è fissata l’udienza per le indagini preliminari, ma il rischio di archiviazione è molto elevato. Alla manifestazione odierna la mamma del ragazzo indossa la sua mimetica e alcuni affezionati al giovane impugnano la mitraglietta sporca di sangue: scene per far capire che qualcosa ancora non torna. A sostegno della tesi avanzata dai Tobini ci sarebbero alcune ustioni sull’elmetto e sul corpo del ragazzo.
Mentre le autorità e gli inquirenti, invece, affermano che non sarebbe possibile ricostruire con esattezza quanto successo quel 25 luglio di 12 anni fa. Anna Rita Lo Mastro non si arrende e sottolinea: “Mio figlio è stato colpito alla testa da un proiettile quasi a contatto”. La situazione è tutt’altro che chiusa. L’archiviazione è possibile, ma tanti scenari restano ancora aperti. A non morire è la speranza di chiarezza per i familiari che, distrutti dal dolore, non riescono ad andare avanti. La convinzione è quella che ci sia ancora molto da dire, prima di far calare definitivamente il silenzio su una vita spezzata.