Rossella Nappini, s’indaga ancora sull’omicidio della donna. L’ex compagno nel mirino degli inquirenti: il cognato svela i retroscena.
Rossella Nappini, le indagini preliminari si avviano verso l’apertura perchè adesso c’è qualcosa su cui basarsi. Si parte sempre da A.H., 45enne di origine marocchina che avrebbe accoltellato la donna con 20 colpi inferti in maniera diversa. Questo potrebbe essere un primo quadro della vicenda, ma non c’è solo un tipo di dinamica. Gli inquirenti, intanto, hanno fermato l’uomo che aspetta l’interrogatorio di garanzia. La relazione fra i due è molto chiara: IL 45enne è la persona che avrebbe ridato – in un passato che sembra lontanissimo – la vita a livello sentimentale alla donna.
Un legame maturato nel corso di anni, quella conoscenza nata per dei lavori in casa della madre (dove la donna poi è tornata) sfociata successivamente in altro. Sentimenti svaniti qualche anno più tardi, ma l’uomo non avrebbe preso bene l’allontanamento e così avrebbe cominciato a intimidirla in vari modi. Prima appostamenti, poi atti estremi come le scritte sulla macchina. Il telaio al pari di una lettera: “Ti amo tanto”, ma più che una dichiarazione sembrava un’amara certezza da debellare.
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Rossella Nappini, luce sui legami della donna: il cognato esclude la relazione
Rossella ha provato a staccarsi da lui, ma non ci sarebbe riuscita del tutto. Secondo le ricostruzioni, i due si sarebbero visti prima del tragico evento per l’ennesimo incontro chiarificatore. Questo è quanto si apprende. Il cognato, però, mette in dubbio il legame effettivo tra i due. Spiega come si sono conosciuti, ma esclude che ci possa essere stata una relazione fissa. Il puzzle si complica, ma resta la doppia pista. Senza contare che la donna aveva anche un ex marito, da cui ha avuto due figli di cui ora possiede la custodia.
L’ex coniuge ora vive a Campagnano ed è informato sui fatti. Nessun particolare può essere escluso dato che ogni testimonianza potrebbe aprire un altro scenario. Per il momento l’unica cosa certa è la modalità efferata del delitto: quello di Rossella è il 78esimo femminicidio. Casa della madre – che doveva essere un luogo sicuro – è diventato il passaggio principale per l’abisso. Anche di questo si discuterà perchè si registrano movimenti sospetti proprio intorno a Via Giuseppe Allievo, nel quartiere Trionfale, dove la donna era tornata a vivere. Un ritorno troppo breve.