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Omicidio Petrit Caka a Rocca Priora: arrestato 30enne, era scappato in Albania

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Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia

È indagato per l’omicidio di Petrit Caka, avvenuto il 13 dicembre del 2022, nell’abitazione della vittima a Rocca Priora. Una finta rapina, finita male, dietro la quale gli investigatori ritengono ci fosse la moglie, mandante dell’assassinio, in quanto stanca delle violenze subite dal 48enne di nazionalità albanese.

Gli investigatori hanno ritenuto 4 persone coinvolte nell’omicidio

L’uomo fu massacrato di botte e colpito in testa da un coltello, fino a ucciderlo. Le indagini avevano portato a individuare 4 persone come autori dell’omicidio, tre uomini di età compresa tra i 27 e i 33 anni e la moglie del 48enne. Uno dei quattro indagati, però, il cognato della vittima, aveva fatto perdere le sue tracce, fino a quando la Polizia Albanese lo ha rintracciato in una zona rurale dell’Albania e lo ha arrestato la notte dell’11 agosto scorso. E la scorsa notte, con volo proveniente da Tirana, accompagnato dal personale del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, il 30enne, ricercato da luglio, è atterrato a Fiumicino.

Le attività investigative che hanno portato a rintracciare il 30enne

L’importante risultato investigativo è frutto del sinergico sforzo profuso dal Nucleo Investigativo di Frascati e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – 2a Divisione Interpol, sotto l’egida della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri (RM). Il soggetto arrestato, ritenuto essere uno degli esecutori materiali del grave fatto di sangue e pertanto destinatario della misura cautelare in della custodia carcere emessa dall’A.G. veliterna, si era sottratto alle catture dello scorso luglio, quando i Carabinieri di Frascati avevano rintracciato e arrestato i 3 soggetti ritenuti complici dello stesso. Per rintracciare il soggetto è stata imbastita una serrata attività info-investigativa che ha fornito alle Autorità Italiane gli elementi necessari all’internazionalizzazione del provvedimento cautelare e all’organo di cooperazione internazionale di polizia di capitalizzare tutte le informazioni indispensabili a dare esecuzione all’ordine dell’Autorità Giudiziaria. 

É importante precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, tutti gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.

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