Si stringe il cerchio sui presunti assassini di Alexandru Ivan, il 14enne di Monte Compatri, nella periferia sud est di Roma, freddato con colpi di pistola. Il ragazzino era in auto con il compagno della madre che aveva deciso di dare una lezione a una banda che qualche ora prima si era resa protagonista di una rissa all’interno di un bar, quando è stato freddato con due colpi di arma da fuoco.
Testimonianze e video in aiuto delle indagini
Sul caso indagano i Carabinieri di Frascati, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, che sarebbero sulle tracce di tre sospettati. Una veloce ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori che è stata possibile grazie alle testimonianze dei presenti, tra i quali anche il patrigno di Ivan. In supporto alle attività investigative ci sono anche le immagini di una videocamera di sorveglianza che sono al vaglio degli uomini dell’Arma. Un video nel quale sarebbero immortalate 7 persone. Purtroppo, però, non sembra sia visibile il momento in cui il 14enne è stato ucciso, perché l’agguato sarebbe avvenuto in un punto non coperto dalle telecamere.
‘Ivan era un bravo ragazzo’
Una tragedia assurda per tutti coloro che conoscevano Alexandru Ivan. ‘Un ragazzino tranquillo, perbene’. Sconvolto, lo zio ha rilasciato alcune dichiarazioni: ‘Era un bravo ragazzo – ha detto l’uomo, come riporta Adnkronos – non stava in mezzo alla strada, in mezzo agli spacciatori, in mezzo alla droga. Lui non c’entrava niente con questo. Quindi perché queste persone che stanno in mezzo a sta vita hanno fatto questo? Per comandare?’. La verità è che al momento il movente resta ancora ignoto, gli inquirenti stanno cercando di fare luce anche sotto questo aspetto.
Il Sindaco ha chiesto un vertice in Prefettura
Anche il sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri, particolarmente sconvolto dalla vicenda ha chiesto un vertice in Prefettura a Roma. Incontro che si terrà giovedì prossimo. In questo violento e tragico fatto di cronaca il Comune si è messo completamente a disposizione degli investigatori per cercare di fare luce il prima possibile sull’accaduto e ha fornito le immagini del circuito di videosorveglianza comunale.