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Omicidio Luca Sacchi: l’accusa chiede ergastolo per il killer, 4 anni per Anastasiya

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Luca Sacchi e Anastasiya in una foto insieme prima dell'omicidio arrivate le condanne

Ergastolo per il killer di Luca Sacchi, Valerio Del Grosso, 30 anni per Paolo Pirino e Marcello De Propris, 4 anni e mezzo per Anastasiya Kylemnyk. Sono queste le condanne chieste dalla Procura di Roma per la morte del 25enne ucciso con un colpo di pistola alla testa il 23 ottobre davanti ad un pub del quartiere Appio Latino, a Roma.

Il Pubblico Ministero Giulia Guccione, nel corso della sua requisitoria, ha fornito dichiarazioni in merito al processo: per il PM Anastasiya, fidanzata di Luca, che è accusata del tentativo di acquisto di droga che ebbe poi il tragico epilogo, “ha mentito e depistato” mentre “Giovanni Princi ha tenuto un comportamento ostativo all’accertamento della verità dei fatti”. 

Omicidio Luca Sacchi: «Depistaggi non hanno colto nel segno, Luca ucciso con violenza gratuita»

Sul depistaggio il PM, Giulia Guccione, aggiunge che “fortunatamente non hanno colto nel segno e si è potuto così comprendere il contesto in cui è maturato l’omicidio“. Luca è morto freddato con un colpo di pistola, una circostanza definita dall’accusa quale episodio di “violenza gratuita dato che non ce n’era alcun motivo”. «Perché è stato ucciso? Il motivo a me ad oggi sfugge. Lo zaino era nelle mani di Paolo Pirino. Non è stata una esecuzione programmata, non c’è stata furia omicida. Il grilletto è stato premuto da Valerio del Grosso con gratuita violenza, non c’era motivo», afferma il PM.

L’omicidio di Luca Sacchi

Nell’omicidio di Luca Sacchi risultano imputati Valerio Del Grosso, colui che esplose il colpo di pistola, Paolo Pirino e Marcello De Propis, che consegnò l’arma al killer. L’accusa ha invece chiesto l’assoluzione per il padre di quest’ultimo, accusato della detenzione della pistola. Figura controversa sin dall’inizio è poi quella della fidanzata di Luca, Anastasiya, che ha più volte cambiato la versione di quanto accadde quel giorno. Per lei l’accusa chiede 4 anni e mezzo. 

Quel giorno l’omicidio si consuma in 30 secondi, secondo quanto ricostruito in aula. Paolo Pirino avrebbe colpito Anastasiya con una mazza da baseball: Luca Sacchi reagisce per difendere la fidanzata. Valerio Del Grosso scende dalla sua auto, ha la pistola in mano, ma Sacchi non lo vede, perché gli dà le spalle. E’ un attimo: Del Grosso gli si avvicina e, alla distanza di due metri, spara un colpo, che lo prende alla testa e lo uccide sul colpo.

Alla ricostruzione assiste il padre di Luca, che non riesce a reggere al dolore di sentire nel dettaglio quanto accadde quel giorno. E’ come vedere morire suo figlio. L’uomo, distrutto, si alza e lascia l’aula, mentre all’interno imputati e avvocati continuano a parlare.

 

 

 

 

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