E’ di Anzio uno dei 5 buttafuori finiti in manette per l’omicidio di Giuseppe Galvagno (50 anni). Si tratta di un 32enne, della stessa azienda degli altri che fornisce il servizio di sicurezza alla discoteca.
L’uomo, interrogato oggi nel carcere di Regina Coeli, si è detto estraneo ai fatti.
BUTTAFUORI DI ANZIO: LA SUA VERSIONE DEI FATTI
Secondo la sua versione dei fatti quella notte lui si trovava dentro il locale, dove si controllano i biglietti, e non fuori, dove si è consumata la violenza (a circa 40 metri dalla discoteca, il “San Salvador”). Egli dichiara di aver visto solo due dei suoi colleghi portar fuori la vittima.
L’avvocato del cittadino anziate, ora, chiede la scarcerazione ed il magistrato si è riservato di decidere. Rimane il dubbio, dunque, se l’uomo centri o meno nella morte del 50enne.
LA CHIUSURA DEL LOCALE E L’AUTOPSIA
Il locale, nel frattempo, è stato chiuso in via precauzionale (non è la prima volta che capitano fatti gravi nella zona).
Dall’autopsia di Galvano, invece, è emerso che la morte sarebbe dovuta ad un’emorragia cerebrale causata dalle percosse ricevute.