Le hanno strappato la vita, e prima ancora anche la verginità. E’ quanto emerge dall’autopsia di Desirèe Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina violentata e uccisa nel quartiere S. Lorenzo a Roma il 17 ottobre 2018. La ragazzina, da quanto appurato dai risultati dell’esame autoptico, come già supposto inizialmente anche dal medico legale che per primo effettuò il controllo sul cadavere, era vergine quando fu violentata e poi uccisa.
La relazione medico-legale sarà riportata sul settimanale Giallo che sarà in edicola il 2 gennaio, di cui è già stata fatta un’anticipazione. Dall’esame effettuato si ha la conferma che le lesioni riscontrate sono compatibili con un primo rapporto sessuale.
La ragazzina non si era mai concessa prima, nemmeno per avere in cambio droga. L’autopsia conferma anche che la 16enne è stata violentata ripetutamente, prima di morire per una crisi cardiocircolatoria.