È in fase di studio la realizzazione di un nuovo percorso dei tram che collegherà Termini Vaticano e Aurelio. Un progetto che spaventa e preoccupa soprattutto i commercianti delle zone interessate che hanno visto abbassarsi numerose saracinesche nell’ultimo periodo, a causa della crisi economica e anche per cantieri aperti che hanno messo in ulteriore difficoltà il commercio.
Affidato a La Sapienza uno studio per cercare le soluzioni migliori
Stavolta, però, il Comune di Roma sembra intenzionato a ovviare ai problemi di esercenti commerciali e cittadini dando mandato all’Università la Sapienza di Roma affinché svolga uno studio per verificare quali sono le soluzioni migliori nel rispetto di ambiente e sicurezza stradale. “Vogliamo garantire – ha detto l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè – la partecipazione dei Municipi, dei comitati e delle associazioni dei residenti e dei commercianti, affinché il nuovo assetto viario valorizzi gli esercizi commerciali, le tante attività storico culturali e ridefinisca architettonicamente la zona in modo da tutelare la pedonalità, migliorando la qualità dello spazio pubblico e le condizioni di sicurezza stradale che oggi appaiono critiche”. Sono già al vaglio alcune soluzioni utili a ridurre le vibrazioni e il rumore del passaggio dei treni con filtri specifici a tale scopo; pannelli al led per coprire i cantieri; previsto anche che i mezzi pubblici su gomma non passino nelle aree interessate dall’intervento.
La reazione di residenti e commercianti
Nonostante i tentativi di anticipare problematiche legate alla tramvia resta la paura dei commercianti e dei residenti per il passaggio dei treni che potrebbero mettere a rischio l’incolumità delle persone, rendano meno stabili i palazzi presenti in zona e diano ai quartieri interessati dal passaggio del tram un aspetto meno invitante per acquirenti e turisti.
A manifestare grandi perplessità in merito è anche l’attore Luca Barbareschi, impegnato a far riaprire il teatro Eliseo, che ha detto a Il Messaggero: “Via Nazionale raccoglie il passaggio di migliaia di persone al giorno dalla stazione termini al centro ed è in stato di abbandono. Il sindaco Gualtieri dovrebbe far funzionare i servizi già esistenti invece di pensare a Progetti faraonici e inutili”. La presidente dell’associazione Abitanti del centro storico, Viviana Di Capua ha sottolineato, invece: “Corso Vittorio Emanuele, che sarà divisa in due dalla futura infrastruttura. L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, sa che siamo perplessi. Il percorso dei tram tocca punti delicati della Capitale: a corso Vittorio Emanuele ci sono tanti edifici di pregio, come Palazzo Massimo, e chiese bellissime come Sant’Andrea della Valle. La loro stabilità, e quella dei palazzi dove abitiamo, va salvaguardata. Senza dimenticare la tenuta della pavimentazione, non meno delicata”.
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