Meteo davvero insolito per questo inverno, con il freddo che non vuole arrivare. Dominio anticiclonico, giornate soleggiate, temperature elevate e nebbie basse. Quest’anno l’inverno come noi lo conosciamo non si è ancora presentato. Sulle vette Appenniniche non c’è neve e la situazione appare molto grave. Gli impianti sciistici stanno subendo un enorme danno. Dopo un autunno con una serie di perturbazioni atlantiche che non hanno del tutto colmato il deficit pluviometrico, si attende con speranza il primo vero crollo delle temperature. Secondo uno studio, ancora alle fasi iniziali, si stanno accorciando le stagioni fredde e piovose mentre quelle più miti e calde si allungano. Ma cosa sta accadendo nel dettaglio dal punto di vista climatico e meteorologico? Abbiamo intervistato in merito Gabriele Serafini, tecnico meteorologo del Meteo Lazio.
Dominio anticiclonico
Gabriele, perché questo dominio anticiclonico continua ad oltranza? Cosa sta accadendo dal punto di vista climatico nel nostro paese?
“La prima parte dell’inverno è stata interessata da una serie di perturbazioni di natura atlantica o ancor meglio polare marittima. La neve scesa in Appennino anche a quote alto collinari durante uno di questi passaggi instabili, non è più tornata. Inoltre, per via dell’ingresso di questo promontorio di alta pressione di origine sub-tropicale, quasi tutta la neve che aveva imbiancato le nostre montagne ha cominciato a fondersi rapidamente. Al momento si è instaurato un pattern meteorologico dettato da un ricompattamento del vortice polare. Questo fenomeno statisticamente avviene attorno alla terza decade di dicembre per poi indebolirsi nuovamente con l’avvio di Gennaio. In questa fase lo sblocco si sta verificando molta difficoltà in quanto alcuni indici teleconnettivi ne condizionano l’andamento. Quindi in parole più semplici, il rischio che non si instaurino condizioni favorevoli all’arrivo di diverse perturbazioni, è alto. La speranza è comunque l’ultima a morire e confidiamo in un cambio circolatorio.”
Gelate tardive e primavera
Dobbiamo temere gelate tardive all’inizio della primavera?
“La statistica mostra spesso che se non si presentano eventi invernali di rilievo durante la stagione invernale, potrebbero poi verificarsi più tardi nella stagione di inizio primavera. La natura alla fine cerca sempre il modo di autoregolarsi per quanto poi le gelate fuori stagione creano sempre problemi. Ultimamente stiamo assistendo a questo fenomeno. Basti pensare che a Roma, nel maggio 2019, si registrò un record di temperatura massima più bassa. Il dato fu registrato dalla stazione meteorologica del collegio romano che dispone di circa 200 anni di dati utili per poter eseguire stime e statistiche. Se quest’anno quindi le condizioni meteo non cambieranno, oltre ad avere il secondo non inverno per la nostra regione potremmo quindi ritrovarci di fronte alla possibilità di gelate tardive.”
Neve scomparsa dall’Appennino Laziale
La neve sulle montagne laziali e le colline, dobbiamo abituarci a non vederla più con la stessa frequenza?
“Abbiamo ancora pochi elementi a disposizione per poter valutare questo trend. Qualche anno fa mi occupai personalmente assieme al mio team di uno studio su una base trentennale dei dati riguardanti la neve sul Terminillo. Negli ultimi anni si sta registrando un leggero trend negativo con un periodo più scarno di nevicate, eccetto il range tra il 2005 e il 2010. Al momento ci servirà quindi un data set più sostanzioso a livello statistico per capire se effettivamente l’inverno alle nostre latitudini sta diventando sempre più avaro. Di certo si sta considerando che le stagioni su scala globale vanno verso un accorciamento per quanto riguarda quelle invernali e piovose e verso una estensione per quanto concerne quelle più miti e calde. Ci sono alcuni studi sperimentali che mostrano che nel lungo termine quindi verso il 2050/2100 questo possa accadere. Monitoreremo sempre la situazione con la speranza che ciò non avvenga.” Come riporta infatti la famosa pagina Facebook del Meteo Lazio, la situazione nelle principali località sciistiche subappenniniche e preappenniniche laziali, è disastrosa.
La neve: quando ci sarà?
Guardando ai prossimi giorni e seguendo le indicazioni fornite dalle previsioni metereologiche del Meteo Lazio, la situazione potrebbe cambiare leggermente tra domenica e martedì. Secondo infatti le previsioni del collega di Gabriele, Giorgio Rotunno, è possibile l’arrivo di una vasta depressione Nord-Atlantica che traslerà in direzione delle Isole Britanniche. Tale meccanismo consentirà quindi ad una perturbazione, di portarsi a ridosso del Mediterraneo Occidentale. Questo passaggio perturbato da NW verso SE potrebbe avere diverse evoluzioni al momento imprevedibili data la distanza temporale. Ricordiamo infatti che già dopo le 48/72 ore le previsioni meteorologiche sono inaffidabili e si può parlare al massimo di tendenza. Tuttavia sarà possibile l’isolamento di un nocciolo freddo con un modesto calo termico e qualche fenomeno precipitativo verso i mari italiani. La neve quindi potrebbe rifare la sua comparsa in alta montagna. Dando uno sguardo però ai vari modelli meteo come GFS e ECMWF nel lungo termine ancora non si scorgono spiragli di normalità. Attendiamo quindi fiduciosi l’arrivo di condizioni prettamente invernali al fine di invertire questo trend.
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