‘Ndrangheta a Roma, confiscati beni alla criminalità organizzata per 1 milione di euro. Tra questi anche diversi immobili situati nella Capitale: adesso saranno messi a disposizione della collettività.
Nella mattinata odierna, gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma stanno eseguendo un provvedimento di confisca di beni, emesso ai sensi del Codice Antimafia dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Roma.
Nel mirino il patrimonio immobiliare di 3 fratelli di origini calabresi, stanziatisi nella capitale da lungo tempo. Si tratta di beni e contanti per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. L’operazione di oggi segue le indagini del novembre dello scorso anno quando, nel corso di un’importante operazione finalizzata a contrastare l’accumulazione illecita di patrimoni da parte di organizzazioni criminali, erano stati sequestrati quei valori ai soggetti sopracitati. E oggi quel sequestro si è tramutato in confisca definitiva.
Confiscati beni alla criminalità organizzata a Roma
Questo il patrimonio requisito: si tratta di 6 unità immobiliari, di cui 5 ubicate a Roma ed 1 a Siderno (RC). E poi poco meno di 100mila euro in contanti, una polizza assicurativa del valore di 80.000 euro e altre disponibilità finanziarie pari a 35.000 euro. La ricchezza accumulata è stata quindi sottratta alla disponibilità, diretta o indiretta, delle persone coinvolte e messa a disposizione della collettività. Con lo stesso decreto inoltre, per l’attuale ed elevata pericolosità sociale di tutti e 3 i fratelli, è stata altresì disposta l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per la durata di 2 anni.
Le indagini
I soggetti si sono evidenziati per i loro stretti contatti con diversi ambienti malavitosi, anche di matrice ‘ndranghetista, e sono stati già condannati con sentenze irrevocabili per attività criminali legate al traffico di stupefacenti e ad altri gravi reati.
Nella primavera del 2021 erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “Alberone”, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Roma e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, per aver costituito un’organizzazione, operante proprio nel quartiere San Giovanni – Alberone, dedita ai delitti di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria, con estorsioni nei confronti della vittime contro le quali, in caso di mancati pagamenti, venivano organizzate vere e proprie spedizioni punitive.
Le indagini patrimoniali, avviate nel 2021 dagli specialisti della Divisione Anticrimine, hanno abbracciato l’arco temporale di circa un trentennio ed hanno permesso di accertare, nei confronti dei 3 fratelli, un’assoluta sproporzione tra i beni, nella loro diretta o indiretta disponibilità, il tenore di vita condotto e i redditi dichiarati al fisco. L’odierno risultato, spiegano fonti della Questura, rappresenta un’ulteriore conferma che la criminalità va contrastata non solo attraverso un’assidua opera di prevenzione e repressione ma anche mediante indagini di carattere patrimoniale, in grado di recuperare quella ricchezza, illecitamente acquisita, che costituisce una minaccia per l’economia legale.