Motorini rubati, gli illeciti continuano nella Capitale. Il giro degli scooter si moltiplica: da Termini al Pigneto. Una vera e propria mappa.
La Capitale è alle prese con il caldo estivo: situazione che alimenta anche il malaffare. Il raggiro non va di pari passo con il barometro, ma con la bella stagione è più “facile” per i malintenzionati mettere in atto la propria strategia. Un mercato parallelo, quello dei motorini, che attraverso la Rete apre a nuovi sentieri fra domanda e offerta. 6 ragazzi più altri 4 di supporto – fra i 15 e 17 anni – al centro di un giro più grande di loro.
Tutto è iniziato per caso con il solito metodo: sottrarre un motorino, metterlo a posto, con tanto di cambio targa, per rivenderlo presso altri lidi. Non sempre legali, anzi quasi mai. Così divampa il mercato dei motorini rubati. Espropri che vengono arginati soltanto dopo decine – centinaia – di denunce. Telaio, caratteristiche e dettagli. Una ricerca spasmodica che ha sgominato un giro di persone, perlopiù minorenni, deciditi all’attività illecita di commercio.
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La situazione in inverno non cambia, anzi aumenta – visto che i carichi sono il doppio, se non di più – arrivano con il camion e fanno incetta nelle zone più trafficate. Trastevere, Termini, Pigneto. La Capitale su due ruote trema, ma i Carabinieri hanno fermato il traffico illecito dei giovani sul nascere.
Diverse, però, le ‘batterie’ di giovani dedite a questo mercato “sotterraneo” che scatena, di volta in volta, una guerra tra poveri. Nessun vincitore, qualche vinto e il freno a mano tirato. Nella speranza che basti per non vedere ulteriormente motorini in sella alle persone sbagliate: una brusca frenata – è il caso di dirlo – ai furti combinati.