È caccia all’’oro bianco’. Si chiama così il litio che viene considerato un minerale preziosissimo e il Comune di Campagnano, nel sottosuolo, ne sarebbe ricco. Insomma nella periferia a nord ovest di Roma ci sarebbe il metallo utile per smartphone, tablet, notebook, gruppi di continuità, ma anche per automobili ibride ed elettriche. Si tratta, perciò di una risorsa estremamente preziosa e, finora, nel Lazio ne sono state trovate tracce a Viterbo. Il valore è di oltre 50 dollari al chilogrammo.
Cosa dicono gli esperti sul ritrovamento del minerale
A chiarire il rinvenimento del litio nel sottosuolo di Campagnano ci ha pensato un geologo del Cnr, Andrea Dini, come riposta La Repubblica, che insieme a dei colleghi ha realizzato una vera e propria mappatura del minerale in Italia. ‘Il litio in queste zone di origine vulcanica è disciolto nell’acqua calda che si trova molto in profondità. L’estrazione consiste nel perforare il terreno e intercettare l’acqua. E’ un metodo pulito, ma è anche nuovo. In Australia il litio si estrae dalle rocce. In Sudamerica dai laghi salati. In entrambi i casi le miniere si vedono, eccome. Qui ci sono solo dei vecchi pozzi geotermici che in attesa delle nuove esplorazioni sono chiusi’.
Il Cnr nella sua mappatura ha indicato la presenza del litio geotermico, sciolto nell’acqua, dalla Toscana ai Monti Flegrei e si pensa già a estrarlo, d’altro canto si tratta di un minerale che diventerà sempre più prezioso, tenendo conto che viene utilizzato per la realizzazione delle batterie delle auto elettriche.
Campagnano ricco di miniere di litio… ma è una storia ‘vecchia’
Che Campagnano avesse miniere di litio non è una cosa nuova. Già tra gli anni 70 e 80, Enel fece indagini e perforò il terreno in cerca del minerale. Ma all’epoca la richiesta dell’oro bianco era relativa, non era molto utilizzato. La spesa per l’estrazione non era compensata dal guadagno. Ora il litio ha assunto tutt’altro significato e importanza e a luglio del 2022 Enel ha firmato un accordo con Vulcan Energy, l’azienda mineraria australiana che ha brevettato un metodo proprio per l’estrazione del litio geotermico. Eppure Campagnano sembra essere ancora in alto mare, perché secondo gli esperti l’iter è lungo e complesso: serve svolgere rilievi, fare studi geologici, verificare la natura del sottosuolo. Senza considerare che ‘le norme sulla geotermia non sono molto chiare nel Lazio e l’estrazione del litio non ha precedenti in Italia. Basti pensare che – ha sottolineato il sindaco di Campagnano, Alessio Nisi – nella concessione a Vulcan Energy si fa rifermento al regio decreto del 1927, che riserva la competenza in materia di risorse minerarie allo stato’.