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Michele Geraci torna a Roma, l’ex sottosegretario ci va giù pesante: ‘Sporca e pericolosa’

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Piazza di Spagna a Roma

Michele Geraci torna a Roma, scatenando da subito la polemica. Nel veleno è finito un suo tweet riguardo che lo condizioni della Città Eterna, che in molti hanno definito come il “messaggio della vergogna”. L’ex sottosegretario si è accanito sulle condizioni della Capitale, evidenziando come oggi questa realtà “sia sporca e soprattutto pericolosa”. Parole che, almeno in parte, i cittadini romani possono condividere.

Il tweet al veleno di Michele Geraci contro Roma

Lungo il “tweet della vergogna” scritto da Michele Geraci, che nel suo post scrive: “Sono tornato in Italia, a Roma, due giorni fa dopo un giro in Austria. Credo di essere in Candid Camera:

1) Appena messo piede in Italia, Il primo treno dal Brennero a Roma ritardo di un’ora per guasti vari;

2) Ho mangiato in centro storico la peggiore pizza che il ricordi;

3) Dopo venti giorni a #Kitzbuhel la vista della sporcizia dovunque (sempre in centro storico) è micidiale;

4) Imbonitori di ristoranti che fischiano alle turiste che passano, credendo di essere spiritosi, con scambio di battute tra loro, da stadio;

5) Dopo un mese tra Laos e Thailandia con la qualità del servizio e l’attenzione al cliente dell’Asia, ritrovarsi a discutere con un tizio che ti dice che se siete in 2 non vi potete sedere in un tavolo da 4 (cosa inaudita laggiù, nei paesi poveri) va venire voglia di “dire cosa si pensa dei suoi cacio e pepe”;

6) Dei tassisti meglio che non parli (non tutti ovvio. Ma allora che loro stessi identifichino chi non lavora bene per proteggere la categoria)”.

L’attacco al turismo di Roma

L’ex sottosegretario Geraci prosegue l’attacco contro la città: “Resta la bellezza della città (sporca e pericolosa) ma se è bastato fino a ora, non basterà per sempre. Sembra ormai un turismo di bassissimo livello, folla, venditori ambulanti con borse non sempre di “marca”, servizi pubblici e privati al di sotto di quelli di Luang Prabang dico ho trascorso un mesetto paradisiaco”.

Conclude: “PS: prima che qualcuno mi inviti ad andare a vivere là, ringrazio per il consiglio che arriva un po’ in ritardo, perché sono andato via dall’Italia già 30 anni fa”. 

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