Non c’è nulla ormai che possa fermarlo: nel corso del prossimo weekend l’anticiclone africano alzerà nuovamente la voce, e in modo ancora più veemente rispetto alle settimane precedenti. Gli aggiornamenti hanno appena confermato uno scenario eclatante a causa del ritorno dell’alta pressione sub-tropicale, in particolar modo sul bacino del Mediterraneo.
Gli effetti saranno ”diretti” anche sul nostro Bel Paese, proprio a partire dall’imminente e prossimo fine settimana, tra Sabato 16 e Domenica 17 Luglio.
Il meteo rovente per questo week end
Ma qualche segnale già scalpita. Nelle prossime ore, di fatto, l’anticiclone africano si espanderà sempre più, supportato da masse d’aria bollenti in arrivo direttamente dal cuore del Deserto del Sahara. Tutto questo si traduce nell’ennesima rovente ondata di calore per questa estate 2022, che si sta rivelando davvero difficile dal punto di vista meteorologico. Al momento i valori registrati sono tra i più alti di sempre.
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Cosa ci aspetta nei prossimi giorni
Dunque cosa ci aspetta? Oltre all’estrema stabilità con tanto sole su buona parte dei settori, tra Sabato 16 e Domenica 17 ci aspettiamo punte massime di temperature ben oltre i 36°C durante le ore pomeridiane. Le aree principalmente favorite dal gran caldo in Italia saranno le pianure del Nord e nella fattispecie città come Milano, Padova, Ferrara e Bologna, nonché i settori tirrenici di Toscana e Lazio e le zone interne dell’Umbria e della Sardegna.
Roma e Firenze bollenti
Città come Roma e Firenze, soprattutto, sperimenteranno facilmente temperature fino a 36/37°C, valori ben oltre le medie climatiche di riferimento, segno inequivocabile che qualcosa a livello climatico si è rotto (cambiamenti climatici). In tutto questo, poi, lo zero termico (la quota alla quale la temperatura dell’atmosfera passa da valori positivi a valori negativi) salirà ancora una volta ben sopra i 4000 metri d’altezza (di norma, in questa stagione si attesta intorno ai 3200 metri).
Pericolo per i ghiacciai
Davvero una pessima notizia per i ghiacciai, già fortemente a rischio: riceveranno un’altra batosta, così come un forte impatto ci sarà sull’ambiente alpino in generale. Caldo sì, ma anche afa estrema: e masse d’aria via via più calde in seno all’anticiclone si caricheranno di elevati tassi di umidità nel lungo tragitto sul mar Mediterraneo dal Sahara verso l’Italia; condizione questa che potrà provocare disagio fisico, non da sottovalutare. Insomma, ci aspettano tempi duri.