Home » News Roma » Mercati rionali a Roma, partono le denunce in Procura e alla Corte dei Conti: “1 su 2 non è in regola”

Mercati rionali a Roma, partono le denunce in Procura e alla Corte dei Conti: “1 su 2 non è in regola”

Pubblicato il
nuovi-orari-mercati-roma

A Roma un mercato rionale su due è contro le norme vigenti: quasi la metà delle A.g.s. non ha firmato la convenzione con il Comune. I rischi.

Mercati rionali, c’è un problema. Per capire la situazione in cui vivono gli esercenti bisogna andare indietro di qualche anno, quando al Campidoglio c’era Virginia Raggi con i Cinque Stelle. La Sindaca di Roma, all’epoca, aveva sottoscritto uno schema di convenzione che doveva essere seguito da tutti coloro che provvedevano all’attività mercantile. I mercati rionali, nello specifico, prevedono che le A.g.s. trattengano una parte del canone mercatale.

L’importo viene stabilito dal Municipio per ogni singolo venditore, in base alle misure del box e della categoria commerciale. In seguito la percentuale viene suddivisa in fasce, le quali variano da un massimo dell’80% a un minimo del 35%. Detrazioni che, nella fattispecie, determinano una serie di servizi erogati. Dalla manutenzione ordinaria alla guardiania, fino alla gestione della pulizia e pagamento delle bollette. La situazione è particolarmente intricata perchè, stando a un report della Corte dei Conti, quasi il 50% dei mercati rionali presenti sul territorio della Capitale non ottempera al provvedimento.

Roma, furti in serie ai parrucchieri: colpo ripreso dalle telecamere, 5mila euro di danni

Mercati rionali, controlli a tappeto: Roma nella bufera

Monica Lucarelli, Responsabile delle Attività Produttive, ha fatto partire una vera e propria indagine ed è emerso che su 49 realtà totali soltanto 21 hanno rispettato gli accordi. Ci sono gli estremi, qualora questa situazione andasse avanti, per parlare di danno erariale e deficit di trasparenza. Aspetto che in passato, prima della sua dimissione, ha cercato di affrontare anche la Giunta Marino con scarsi risultati: i non firmatari sono, dunque, moltissimi tra cui le strutture di Via Magna Grecia, Parioli e Val Melaina.

Si arriva anche a Prati, Vittoria e Tiburtino Sud. Non si tratta, s’indaga e quello che emerge è tutt’altro che rassicurante. L’Assessora al Commercio lancia l’allarme: “La gestione dei servizi da una parte dei privati deve essere rivista – ammonisce la Lucarelli – quest’Amministrazione vuole fare ordine all’interno di un sistema lasciato a sé stesso per troppo tempo”. La diatriba con i commercianti passa al secondo atto, ma non è ancora dato sapere con quale tipo di epilogo. 

Impostazioni privacy