A sorpresa la Procura di Roma ha deciso di archiviare il caso di truffa e riciclaggio che vedeva imputato il broker originario di Capua, Massimo Bochiccio, morto in un incidente in moto il 19 giugno scorso in via Salaria a Roma. Il ct Antonio Conte, l’attaccante giallorosso Stephan Ed Shaarawy e l’ex terzino Patrice Evra, non potranno contare sulla restituzione dei loro risparmi. Una somma complessiva che si aggira sui 70 milioni di euro.
Non si può procedere contro la moglie e il fratello di Bochicchio
Secondo la magistratura non si può procedere contro la vedova del Bochicchio, Arianna Iacomelli, Miss Italia nel 1990, né nei confronti del fratello del broker. Una manovra legale ha consentito alla ex Miss di non ereditare il debito. La vedova di Bochicchio ha infatti rinunciato all’eredità della quale potrà tornare in possesso, una volta che verrà archiviata la causa a carico del marito. Successivamente la donna potrà rientrare in possesso dei suoi 500 mila euro, delle proprietà e dei preziosi che, inatnto, non potranno essere utilizzate per soddisfare i creditori di Massimo Bochicchio. Al momento i soldi gestiti dal broker risultano volatilizzati e il perito che aveva ricevuto l’incarico di svolgere indagini sui cellulari, sui pc e sui conti correnti del broker è deceduto anche lui, quindi la perizia non è mai stata depositata in Procura.
Il tribunale di Roma ha dichiarato il processo estinto per ‘morte del reo’
La VII sezione del Tribunale capitolino ha pertanto dichiarato estinto il processo, specificando che la sopraggiunta estinzione è dovuta ‘alla morte del reo’ che avrebbe dovuto rispondere di esercizio abusivo della professione oltre che di riciclaggio. Un processo penale nel quale si erano costituiti parti civili oltre a Conte, El Shaarawy e Evra, ma anche i procuratori sportivi Federico Pastorello e Luca Bascherini, non potranno contare su alcun risarcimento.