I contagi nel Lazio corrono, anche se al momento (e per fortuna) la situazione sembra sotto controllo. Con i dati, però, che giorno dopo giorno aumentano e la preoccupazione resta, perché la speranza di tutti è quella di non ritornare indietro, di ricadere nel baratro delle zone rosse con attività chiuse e intere imprese sul lastrico. Un incubo che sembra non finire, nonostante il Governo stia cercando di correre ai ripari per ‘salvare’ il Natale con l’introduzione del Super Green Pass, in vigore dal prossimo 6 dicembre. E proprio dal 6 dicembre a Roma e nel Lazio potrebbero ritornare le mascherine obbligatorie all’aperto.
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Mascherine all’aperto obbligatorie a Roma e nel Lazio dal 6 dicembre 2021
Il neo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha incontrato il prefetto Matteo Piantedosi e il presidente Nicola Zingaretti per valutare un’ordinanza che preveda l’obbligo di mascherina anche all’aperto, soprattutto ora che si avvicina il Natale e si rischiano assembramenti, ancora troppo pericolosi. Come riporta il quotidiano Il Tempo, Gualtieri in vista ai cantieri di una scuola a Corviale ha spiegato: ‘Stiamo lavorando a un’ipotesi di ordinanza di obbligo di mascherine all’aperto nelle zone ad alta concentrazione per il periodo delle feste, probabilmente anche prima a partire dal 6 dicembre. Stiamo lavorando con regione e prefettura, attendiamo dati più recenti per fare una valutazione’. Quello che è certo, ha dichiarato il primo cittadino della Capitale è che ‘già da questo fine settimana la Prefettura avvierà dei meccanismi di controllo dell’affluenza dell’affollamento in alcune zone della città’.
Lazio in zona gialla? La situazione aggiornata
I contagi nel Lazio sono in salita e, purtroppo, su questo non c’è dubbio. Nessuna certezza, invece, su un possibile passaggio della Regione dalla fascia bianca a quella gialla. “Non escludo niente – ha spiegato l’Assessore D’Amato alle pagine del Messaggero – perché tutto dipende anche dai nostri comportamenti, dico che sono stati adottati provvedimenti importanti anche di carattere preventivo per preservare il Natale e ciò che comporta. Siamo in un contesto aperto, Europeo, vediamo paesi come la Germania con un’incidenza superiore alla nostra. Dovremmo ripristinare le quarantene per chi arriva da Bulgaria e Romania. La campagna dei richiami però doveva partire prima, c’è stato uno scarto di un mese tra la fine di agosto e settembre”.