Stavano tornando a Roma da una gita fuoriporta. Mariella Carrino e il suo fidanzato, avevano trascorso una giornata di relax, e stavano rientrando quando s’è verificato l’incidente sulla Flaminia nei pressi di Civita Castellana, in Provincia di Viterbo, nel quale la 28enne è stata travolta da un tir ed è morta. Un giorno di svago finito in tragedia per la coppia di fidanzatini romani che viaggiavano avvinghiati su quello scooterone su via Flaminia, quando è successo l’imponderabile.
Lo scontro con la Panda e il sopraggiungere del tir che ha travolto la ragazza
Il motoveicolo s’è scontrato con una Panda, secondo la ricostruzione dei Carabinieri accorsi sul luogo dell’incidente, una Fiat a bordo della quale si trovava un’altra coppia, che non ha riportato alcuna conseguenza dell’incidente. Mentre Mariella e Dario sono stati sbalzati dallo scooter e la 28enne è finita proprio sulla carreggiata davanti a un autoarticolato che stava procedendo nel suo senso di marcia. Tutto troppo repentino, improvviso per il conducente del tir, che non ha potuto fare niente per evitare di investire la ragazza.
I soccorsi e i tentativi di rianimare Mariella
È stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per liberare la 28enne da sotto il mezzo e i sanitari sono stati pronti a praticarle il massaggio cardiaco e tutto quanto è stato nelle loro possibilità per salvarle la vita. Tutti sforzi che, purtroppo, si sono rivelati vani. Mariella non ce l’ha fatta, mentre il fidanzato è stato elitrasportato al Gemelli di Roma in gravi condizioni, seppure non versa in pericolo di vita. Ora spetta ai Carabinieri stabilire quale sia stata la dinamica dell’incidente che, al momento, non risulta chiaro. Indagini che verranno coordinate dalla Procura per stabilire le eventuali responsabilità dell’accaduto. Attività investigativa che necessiterà, come di routine, anche di esame autoptico sul corpo della vittima, per capire quali siano state le ferite mortali.
Il sogno di diventare un avvocato e l’impegno come volontaria
Una vita di sogni e speranze spezzata all’improvviso quella di Mariella che era laureata in Giurisprudenza a Roma, a La Sapienza, e aveva progettato di fare l’avvocato. Una ragazza energica e con tanti progetti e impegni, perché tra l’altro la 28enne faceva anche volontariato.