A volte eventi tragici possono avvicinare persone che vivono a centinaia di chilometri di distanza. È il caso di un 58enne di Treviso, Andrea Dan, che ha vissuto il dramma della morte della sua bambina, Manuela che, anche lei come Manuel, al momento dello scontro fatale, aveva solo 5 anni. Da ieri, riporta La Repubblica, Andrea dorme in via Macchia Saponara a Casal Palocco, dove mercoledì scorso si è verificato lo scontro tra il suv Lamborghini e la Smart che è costato la vita al piccolo Manuel. Andrea non può dimenticare quello che è successo alla sua bambina, in macchina anche lei con la mamma che stava svoltando, quando è sopraggiunta una Bmw a grande velocità che le ha travolte.
Andrea non lascerà via Macchia Saponara finché ‘non cambiano le regole’
Non ha intenzione di andare via da via Macchia Saponara il papà di Manuela, non finchè non verranno adottate misure per prevenire le morti provocate da incidenti stradali, ma chiede anche che venga revocata la patente per 30 giorni a chi guida con il cellulare e nel secondo caso per sei mesi.
Non vuole che altri genitori debbano piangere la morte del proprio piccolo. È deciso a rivendicare provvedimenti più severi e intende farlo restando lì dove è morto Manuel. Durante il giorno sta sul marciapiede dove sono stati lasciati fiori, peluche e bigliettini per il bimbo di Palocco, la notte dorme in un’auto che gli è stata prestata da un residente.
La morte di Manuela, anche morta a causa di un incidente
Troppo il dolore. Una sofferenza che si è riacutizzata, probabilmente, con la morte del piccino di Roma e che riporta Andrea indietro negli anni, a quel 6 febbraio del 1998, quando ha ricevuto la notizia della morte della sua bambina per telefono. Una comunicazione che lo ha sconvolto per sempre e che ha dovuto gestire per la moglie, ricoverata in terapia intensiva con fratture alle gambe e fegato e reni spappolati. L’ulteriore dramma è stato, poi, dover comunicare a una mamma che la sua bimba non c’è più. Non solo non è stato facile, per quanto ha dovuto tenere conto delle condizioni di salute della donna e aspettare che si rimettesse prima di poterle dire che Manuela non c’era più.
Da quel maledetto giorno sono passati 25 anni, ma sicuramente neanche un giorno in cui Andrea non ha pensato alla sua bambina. Lui sottolinea di avere tre figli: ‘Due gemelli e Manuela’. Ha deciso di fondare un’associazione, Manuela Sicurezza Stradale, con l’impegno di migliorare la prevenzione che ora ‘necessità di provvedimenti da parte delle istituzioni’.
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