Il conflitto israeliano-palestinese a Roma. Ieri, da Porta San Paolo a Piazza San Giovanni manifestazione pro Palestina: cori e tensioni.
Roma tiene gli occhi su Gaza. Quello che sta succedendo sulla Striscia di Gaza sta colpendo il mondo. L’acuirsi del conflitto fra Israele e Palestina scuote i maggiori organi di Governo, ma giunge anche nelle strade e porta le organizzazioni umanitarie a mobilitarsi. Tante le iniziative di raccolta fondi e petizioni per la pace. Attenzione alle truffe, l’avviso più reiterato, ma anche tanti inviti a donare e mettersi in gioco. Sempre tenendo conto dei canali più indicati.
La situazione – all’interno delle zone colpite – non si placa. Di recente sono diminuite, in Israele, anche le comunicazioni con i palestinesi dato che è stato emanato un silenzio radio che equivale al taglio di Internet e qualsiasi rapporto con i media al netto della televisione Al Jazeera. Un vero e proprio isolamento che ha colpito anche l’Onu, la quale di recente ha diramato una risoluzione approvata riguardo il rispetto degli obblighi legali e umanitari sulla Striscia di Gaza.
Rapine e furti a Roma: ondata di arresti della Polizia
Roma, in piazza per la Palestina: in 20mila a chiedere il cessate il fuoco
La manifestazione di piazza a Roma, partita da Porta San Paolo nella giornata di ieri, comincia proprio da una certezza. L’Italia si è astenuta dal provvedimento. L’Iter è stato approvato con 120 voti a favore, il Governo italiano è tra gli astenuti. Una goccia che, secondo molti, ha fatto traboccare il vaso. L’Ambasciatore Italiano d’istanza all’Onu ha fatto sapere che la decisione dell’Italia è dovuta al fatto che, all’interno del provvedimento, non ci sarebbe un distanziamento netto e concreto dalle posizioni di Hamas e inoltre non si parlerebbe di una liberazione degli ostaggi presenti in quelle zone.
Troppo poco secondo i manifestanti che avrebbero preferito una posizione diversa da parte del Paese. Il rapporto fra politica e popolazione è sempre più ai minimi termini, lo si evince dal fatto che la manifestazione di ieri aveva molti rappresentanti politici presenti a sfilare e mostrare un certo dissenso, ma non sono stati considerati da chi in piazza urlava a gran voce un cessate il fuoco. Erano più di 20mila, arrivati fino a Piazza San Giovanni. Assetto antiterrorismo a Roma con controlli a tappeto anche per i pullman che arrivavano da fuori, molti anche da Napoli hanno voluto dare il proprio sostegno.
Si registrano, inevitabilmente, tensioni con la Polizia ma senza particolari conseguenze. Al netto di una bandiera israeliana ridotta a brandelli nei pressi della FAO. Una situazione, nella sua complessità, rivelatasi gestibile e senza particolari capovolgimenti di fronte. Tuttavia l’asticella resta alta anche i giorni successivi, perchè se a Gaza il conflitto non è finito, altrove continuano le aggressioni e le iniziative di rappresaglia. Confermate, al di fuori della manifestazione in questione, aggressioni ad alcuni attivisti palestinesi provenienti dalla Toscana. La situazione resta convulsa, il clima sempre più rovente. Il filo rosso che lega Roma a Gaza non si spezza, anche se qualche strappo continua ad esserci.