Le ‘lumache’ della discordia. Il Comune di Roma e il centro commerciale Happio, situato nel quartiere dell’Alberone a Roma, hanno portato il loro diverbio sulle 36 chiocciole, in verità luci a forma di chiocciole, installate sulla facciata dell’immobile davanti al collegio del tribunale amministrativo capitolino.
La questione finisce davanti al Tar
Ed è stato proprio il Tar a mettere fine alla diatriba dando ragione al centro commerciale: ‘Le lumache restano’. La questione era nata sin dall’inaugurazione del centro commerciale, il Comune sosteneva che con quell’’ornamento’ si voleva dare pubblicità, mentre dall’altra parte i proprietari dello stabili sostenevano che si trattava solo di un allestimento a fini ornamentali.
Una disputa culminata anche in accertamenti dell’amministrazione che aveva proceduto anche a redigere altrettanti verbali, fino al punto di disporre che fossero rimosse. Una posizione contestata fermamente dall’ipermercato che aveva solo voluto dare un messaggio di sostenibilità e riqualificazione, in quanto non solo si tratta di ornamenti realizzati con plastica riciclata, per quanto proprio la rappresentazione delle lumache che scivolano su una scia di bava significhi proprio rigenerazione, in quanto nella cosmesi la bava delle chiocciole ha una funzione di antiossidante, stimolando la produzione di elastina e collagene.
Tre anni fa l’incidente: una lumaca si staccò e finì vicino a un bambino e alla mamma
Ma la questione non è nata per caso, il Comune a parte la presunta pubblicità era intervenuto dopo che una delle lumache si era staccata cadendo accanto a un bambino e alla sua mamma. Una tragedia sfiorata per l’amministrazione che aveva, pertanto, ribadito la necessità di rimuoverle. Una posizione non condivisa dal giudice amministrativo che non ha ravvisato in quegli allestimenti alcuna forma pubblicitaria, seppure resta la responsabilità in capo al centro commerciale di evitare che un incidente come quello che si è verificato ormai tre anni fa possa ripetersi.
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