Nonostante da tempo stesse combattendo contro la leucemia, la morte di Sinisa Mihajlovic ha lasciato tutti senza parole. Di fronte ad un simile evento ogni parola appare alquanto superflua e retorica. Immenso, inimmaginabile il dolore che in queste ore sta attraversando la famiglia del mister ma, nonostante la tristezza, il suo ricordo rimarrà indelebile nel loro cuore e in quello di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
L’ultima sfida di Mihajlovic
Oggi la moglie Arianna Rapaccioni racconta di come l’uomo nonostante fosse indebolito delle cure e con pochissime piastrine nel sangue abbia comunque deciso di uscire per forza ed andare a fare una camminata. Una corposa camminata, otto chilometri al freddo e sotto la pioggia. La moglie Arianna aveva cercato di dissuaderlo chiedendogli di restare in casa, di rimandare. Ma non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Più tardi, inoltre, le aveva raccontato di sentirsi felice. Felice insieme alla sua famiglia, riunita a tavola mentre in televisione veniva trasmesso uno spot natalizio.
Il ricordo della moglie
Il ricordo della moglie Arianna appare alquanto sentito e commosso. Raccontando la passione Sinisa per il calcio racconta: ‘Oppure nei tanti blitz a Casteldebole per assistere agli allenamenti: volevi far capire che c’eri sempre e che saresti tornato. Te ne sei andato a pochi giorni dal Natalr. Non si lascia un vuoto incolmabile proprio nel momento in cui tutti abbiamo più bisogno di amore, calore, famiglia, vecchi amici, buone notizie, serenità, pace. Non eravamo preparati. Sognavamo di vederti con sorriso e muscoli e risentire la tua inconfondibile voce, quell’italiano che non digeriva gli articoli‘.