Sono stati individuati i pirati della strada che il 1 dicembre scorso hanno travolto e ucciso il 70enne Luigi Locantore a Montesacro. Si tratterebbe di un maggiorenne e di un minorenne: adesso sono accusati, a vario titolo, di omicidio stradale, ricettazione e omissione di soccorso.
“Lo abbiamo investito per sbaglio, non pensavamo fosse morto”. Sarebbero state queste le parole rilasciate dalla coppia di giovani che, a inizio mese, ha falciato e ucciso un pedone a Roma che stava attraversando la strada. I due, a bordo di uno scooter risultato poi rubato, lo hanno centrato in pieno: ma anziché fermarsi a prestare soccorso sono fuggiti via.
Su di loro si erano concentrate le indagini della Polizia Locale di Roma Capitale e nei giorni successivi al dramma anche i familiari della vittima avevano lanciato un appello per ricercare eventuali testimoni dell’investimento mortale avvenuto in Viale Carnaro. Nelle scorse ore i due sono stati però individuati e rintracciati (uno si sarebbe costituito).
Luigi Locantore morto a Roma: chi sono i pirati della strada
Secondo quanto riportato da Il Messaggero si tratterebbe di un 18enne e di un 15enne, entrambi romani, accusati ora di ricettazione e omissione di soccorso, con il conducente che deve inoltre rispondere dell’omicidio stradale di Luigi Locantore. I due ragazzi avrebbero riferito che lo scorso 1 dicembre, dopo aver trovato lo scooter abbandonato in strada, avevano deciso di farci un giro. Quindi, intorno alle 22.15, il dramma: il 70enne era stato centrato in pieno dallo scooter, forse a seguito di una manovra azzardata, mentre stava attraversando la strada nella zona di Montesacro, prima di giungere in condizioni disperate in Ospedale al Pertini per poi essere trasferito – invano – al Gemelli, dove era deceduto l’indomani.
Resta da capire in questo momento se i due giovani si siano costituiti, come sembrerebbe, o se siano state invece le forze dell’ordine a risalire alla loro identità. Il giorno del sinistro sul posto erano intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del XIII Gruppo Aurelio che si erano occupati dei rilievi avviando in seguito le indagini per rintracciare i responsabili.