Lucha Y Siesta, le proteste delle scorse settimane non hanno sortito l’effetto sperato: la convenzione alla “casa delle donne” è revocata.
Lucha Y Siesta, poca quiete e solo tempesta. La “casa delle donne” in via Lucio Sestio non ha più la convenzione da parte della Regione Lazio. La delibera risale a un paio di settimane fa da parte dell’Assessore della Lega Simona Baldassarri. Da allora non si sono fermate le proteste: il braccio di ferro con la Giunta regionale non si placa. Rocca risponde alle polemiche con poche parole e circostanziate: “Atto dovuto. Ora occorre ristrutturare e mettere a bando la gestione dell’immobile”.
Il punto è proprio questo: l’Associazione, per anni, non è stata soltanto un rifugio per le donne vittime di violenza e abuso. Era un vero e proprio centro di aggregazione: “Una sana alternativa per molti che non riuscivano a trovare una via d’uscita”, dicono i rappresentanti della Lucha Y Siesta che non intendono fermarsi. Le mobilitazioni continueranno anche se ormai la decisione sembra presa. Formalmente la “Casa delle donne” aveva una convenzione con la Regione Lazio, la quale aveva prelevato (durante la Giunta Zingaretti) l’ex immobile Atac dove il collettivo risiedeva mettendo a norma un’attività che, nel tempo, si è dimostrata indispensabile e proficua.
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Lucha Y Siesta, revocata la convenzione: il centro di accoglienza sarà messo al bando
I numeri parlano di centinaia di casi limite salvati e altrettante donne che hanno trovato un’alternativa alla violenza subita. Un vero e proprio centro nevralgico non solo per quanto concerne i diritti delle donne, ma proprio sul piano dei diritti umani: “La Giunta Rocca – fanno sapere gli attivisti – intende cancellare anni di cultura”. Lo scontro è conclamato, ma che succede nelle prossime settimane ormai sembra essere stabilito: nella fattispecie l’attuale centro di accoglienza sarà ristrutturato e messo al bando, per poi procedere all’assegnazione tramite procedura pubblica.
Gli “ospiti” che attualmente risiedono all’interno del centro – fanno sapere dalla Giunta – verranno ricollocati altrove. Infine la Giunta Rocca rende noto che “ad oggi la convenzione con l’associazione Casa delle donne Lucha y Siesta non è stata sottoscritta dalle parti e pertanto l’immobile di Via Lucio Sestio non risulta attualmente concesso in comodato d’uso”. Uno stallo che presto troverà risoluzione, ma le modalità sembrano essere tutt’altro che condivise. I rappresentanti del centro di accoglienza non intendono mollare la presa: “Lotteremo con ogni mezzo”. La diatriba è tutt’altro che finita.