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Lo sapevi che a Villa Borghese ci sono ben 2 giardini segreti? La storia

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Giardini segreti Villa Borghese

 

Villa Borghese è tra i principali parchi di Roma. Non solo una vasta area verde situata proprio nel cuore di Roma, composta da alberi secolari, laghetti e fiori, ma anche fontane, sculture, giardini all’italiana ed edifici storici, alcuni dei quali trasformati in musei. Si tratta di 80 ettari di ‘ricchezze’ tra le quali si sviluppano anche i cosiddetti ‘Giardini segreti’.

Giardini segreti Villa Borghese
Giardini segreti Villa Borghese (ilcorrieredellacitta.com)

 

Il Giardino dei Melangoli o dellUccelliera

Uno dei due, il principale, si chiama ‘Giardino dei Melangoli’, queste ultime sono le piante di arancio amaro dal quale prende il nome l’area. Non solo agrumeto, ma anche piante aromatiche e fiori. Si tratta di alberi da frutto che venivano considerati come fossero opere d’arte, poste in vasi di terracotta. Il frutteto è delimitato verso via Pinciana da una parete artistica andata distrutta, ma poi ricostruita nel 1931.  Fu realizzato per volontà del Cardinale Scipione Borghese nei primi anni del ‘600 e presenta un padiglione coperto da due cupole a rete, utilizzate per accogliere gli uccelli rasi che collezionava il Cardinale. Per questo il giardino si chiama dei Melangoli o dell’Uccelliera.

Giardino della Meridiana

L’altro giardino segreto presente a Villa Borghese è quello della Meridiana che ospitava fiori rari ed esotici, la cui realizzazione risale alla fine del ‘600. Non solo rari tulipani, ma anche narcisi, anemoni, gelsomini, lilium e non di meno cardi e carciofi, ma anche animali da cortile, tant’è vero che è nota anche con il nome di ‘Giardino delle Galline’, perché la villa doveva avere ortaggi e animali per soddisfare i bisogni dei padroni della villa e dei loro ospiti. A caratterizzare questo secondo giardino, sono soprattutto specie rarissime di tulipani, provenienti tuttora dal Belgio e dall’Olanda.

I Giardini segreti sono nati come prolungamento del Casino Nobile, come se fossero due stanze all’aperto. Offrivano uno scenario suggestivo con circa 250 specie ornamentali, ma anche agrumi, rose, ma soprattutto fiori da bulbo; i tulipani.

L’opera di restauro dei due giardini

Dopo tanti anni di abbandono, è stato dedicato a questi giardini un’ accurata opera di restauro che ha consentito loro di tornare all’antico splendore con specie floreali del ‘600. Una ricostruzione possibile anche grazie agli archivi storici. Anche se, sembrerebbe che resti carente in qualche suo aspetto, quale quello delle essenze arboree delle quali erano estremamente ricchi.

Oggi, grazie all’allestimento di nuove tabelle posizionate all’interno di Villa Borghese è possibile leggere la storia dei monumenti della villa in italiano e in inglese. È stato anche creato anche un podcast che racconta con diciannove episodi che raccontano storie e curiosità di Villa Borghese.

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