La certificazione che a Roma sia difficile – ai limiti dell’impossibile – trovare parcheggio è arrivata a inizio mese con uno studio pubblicato dalla società Parclick, tra le principali compagnie di prenotazione di parcheggi in Europa che vanta oltre un milione di utenti. Secondo la ricerca nella Capitale ogni mese si perdono ben 12 ore in cerca del posto libero, la bellezza di oltre mezzora al giorno. Un’eternità, specie in tempi di vita frenetica e soprattutto di prezzi pazzi per i carburanti.
Perché il parcheggio a Roma è un’utopia
Le cause sono molteplici, a partire dalla scarsa affezione dei romani – anche per i continui disservizi – ai mezzi pubblici acuitasi durante la pandemia. Basti pensare che almeno 7 romani su 10 utilizzano l’auto per spostarsi e andare al lavoro, intasando di conseguenza strade e parcheggi. Non solo. Sempre a causa della pandemia si è assistito all’esplosione dei tavoli all’aperto di trattorie e ristoranti (in più mettiamoci il fenomeno dell’abusivismo) in ottica di prevenzione anti contagio. Insomma, più auto in giro e sempre meno posti liberi.
Dove è più difficile trovarlo a Roma
Ma non tute le zone sono uguali a Roma. I quartieri peggiori sono Prati, Roma Centro, intorno alla Stazione Termini, San Giovanni, San Lorenzo e Trastevere. Gli orari peggiori? Tra le 19 e 20 perché, come è facile prevedere, il rientro a casa da lavoro intasa i posti disponibili. Ma le zone sopra citate sono anche quelle dove si concentra la movida Capitolina e dunque anche dopo l’ora di cena la situazione non migliora, anzi.
Il caso Prati
Il quartiere è una delle “maglie nere” del parcheggio libero a Roma e i residenti sono esasperati. Ci segnala a questo proposito un cittadino: «Prati è diventata una “prattoria” all’aperto. Non è che si sta esagerando un po’. Anche volendo prendere un aperitivo sul marciapiede, mi dite dove vado a parcheggiare?», e come lui tanti altri.
Foto Claudio R.