La tangenziale est chiude da gennaio a giugno. Il provvedimento è necessario a contenere l’inquinamento acustico e ambientale.
Roma combatte l’inquinamento ambientale e acustico a suon di ordinanze. L’ultima – firmata dal Comune con plauso da parte della giunta – è la numero 136 dello scorso 21 dicembre che sancisce la chiusura della tangenziale est dalle 23 alle 6. Provvedimento necessario per contenere tutti quegli elementi di disturbo a livello acustico e limitare le fonti di inquinamento ambientale. Non solo smog, dunque. Questo varrà fino a giugno prossimo, poi si vedrà anche in base alle stime di questi mesi.
Intanto è un punto di partenza – non l’unico – per Roma e la sua nuova politica ambientale. Impatto zero restano le parole d’ordine, ma ci si deve arrivare per gradi. Senza stressare ulteriormente la mobilità. Cambieranno molte cose, a partire dalla circolazione, grazie all’introduzione della fascia verde allargata con le nuove ZTL. Oltre 74 piste già pronte che si andranno a sommare a quelle vigenti e funzionanti già dalla fine del 2023.
Chiude la tangenziale est: le nuove regole di circolazione
Tornando, invece, alla tangenziale: i tratti interdetti saranno, nello specifico, sulla “Sopraelevata”, nelle carreggiate di scorrimento comprese tra Viale Castrense altezza via Nola, Circonvallazione Tiburtina altezza Largo Settimio Passamonti e Via Prenestina altezza via Bartolomeo Colleoni. Poi sulla Circonvallazione Salaria, nel tratto tra Via delle Valli – Via Nomentana. Esentati dal divieto, invece, i taxi, le ambulanze, le macchine con a bordo persone con disabilità, veicoli con regolare licenza da NCC (Noleggio con conducente), mezzi addetti alla pulizia stradale e veicoli addetti al soccorso pubblico.
La viabilità assume una nuova forma e altrettanti contorni. Percorsi alternativi per quanto riguarda la circolazione notturna. Almeno fino all’inizio dell’estate. Da giugno si vedrà, intanto le “prove generali” sulla tangenziale est cominciano da gennaio. L’ingresso del 2024 coincide con una chiusura.