Aveva deciso di porre fine alla loro relazione ed è stata uccisa. Una morte brutale e violenta quella di Martina Scialdone, l’avvocatessa 35enne uccisa lo scorso venerdì a Roma, fuori un ristorante sulla Tuscolana per mano dell’ex compagno poi arrestato. Aveva accettato di incontrarlo per un incontro chiarificatore ma fin da subito, i toni del confronto tra i due erano piuttosto alterati, fino a quando usciti dal locale il 61enne non ha posto fine alle sua vita. Oggi, giovedì 19 gennaio, l’associazione forense Catilina in collaborazione con il Centro Italiano Gestalt, hanno organizzato una fiaccolata per celebrare, per rendere omaggio alla memoria della professionista.
La fiaccolata questa sera in ricordo di Martina Scialdone
Il corteo per rendere omaggio alla memoria della giovane Martina Scialdone è previsto per oggi alle 19.30. Si partirà da Furio Camillo per arrivare fino al luogo in cui si è consumato il femminicidio, ovvero in viale Amelia, sulla Tuscolana. Durante la manifestazione gli avvocati indosseranno la toga per rendere omaggio alle 35enne tragicamente uccisa. Per quel che riguarda invece il killer, l’ingegnere 61enne Costantino Bonaiuti, il suo legale ieri ha presentato un’istanza al Tribunale del Riesame per chiederne la scarcerazione e l’applicazione di una misura cautelare meno afflittiva.
I messaggi di cordoglio
Sentite parole di cordoglio quelle che arrivano dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma: ‘La vita spezzata di una giovane collega è una ferita che ci tocca tutti. La Famiglia Forense romana unita si stringe in un sincero, commosso abbraccio alla famiglia dell’avvocato Martina Scialdone, uccisa dalla follia criminale di un assassino per fortuna subito arrestato e per il quale ci auguriamo giustizia sia fatta al più presto. Abbiamo letto dell’impegno di Martina Scialdone, della sua dedizione, della passione per il diritto di famiglia, apprendendo che in passato si era occupata anche di violenza di genere. La stessa violenza che ora l’ha sottratta all’affetto dei suoi cari, ennesima vittima di una strage infinita che noi, come Comunità forense della Capitale, chiediamo venga fermata. Preghiamo perché il sacrificio della nostra giovane collega non sia vano e contribuisca a sensibilizzare le istituzioni su questo fenomeno drammatico’.
Martina Scialdone, la 35enne uccisa a Roma dall’ex: nel passato dell’uomo c’era un’altra violenza