Sono tanti, troppi i tragici incidenti che si verificano sulle strade di Roma. Il bilancio è drammatico anche solo nelle ultime ore, nelle quali tra gli altri ha perso la vita un giovane e promettente ingegnere di soli 31 anni, Emmanuel Asuquo Efiong Edagha. Erano le 7 di ieri mattina quando Ieri mattina quando Emmanuel è finito con la sua moto contro un’Opel Meriva sull’Ostiense.
La corsa disperata dei soccorsi
La situazione è apparsa subito estremamente seria ed è stata la conducente dell’auto a dare l’allarme. Purtroppo, però, quando i sanitari del 118 sono arrivati non hanno potuto per il giovane ingegnere non c’era più nulla da fare. Una tragedia sulla quale ora sono chiamati a fare chiarezza gli agenti del X Gruppo Mare che, dopo i rilievi, hanno proceduto al sequestro di moto e auto per svolgere accertamenti sui mezzi e stabilire quale sia stata l’esatta dinamica dell’incidente.
Una famiglia benvoluta da tutti
La comunità si è stretta attorno alla famiglia di origine nigeriana che 35 anni si era trasferita a vivere in Italia. Emmanuel è cresciuto a Palmarola, ma da 5 anni si era trasferito con la famiglia sul litorale romano dove avevano dato vita a una chiesa apostolica africana. Il loro impegno nel sociale è notevole, tra le altre cose, infatti, hanno anche istituito un’associazione di sostegno alle donne vittime di tratta.
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La disperazione degli amici sui social
Tutti volevano bene al 31enne che era molto conosciuto in zona. Tantissimi gli amici e i conoscenti che stanno esprimendo il loro dolore sui social. “Queste sono le notizie che non vorresti mai ricevere, le parole che non vorresti mai dire, le lacrime che non vorresti mai versare ed il dolore che non vorresti mai provare. Persone come te, sono veramente rare.. sembrano le solite frasi di circostanza, ma per chi ti conosce nel profondo sa che è davvero così. Continuo e continuerò a parlare di te al presente, perché il segno che hai lasciato è visibile in tutti noi” scrive un’amica. “Amico mio, la tristezza in questo momento è veramente tanta. Solo il ricordo del tuo sorriso riesce a colmare momentaneamente il vuoto che hai lasciato. Eri una persona straordinaria, un amico fedele, un collaboratore nel regno di Dio instancabile. Lo Spirito Santo si è veramente divertito con te, donandoti svariati doni e talenti e noi non possiamo fare altro che essere grati a Lui per il tempo che ci ha concesso di trascorrere con te. Ti voglio bene” Scrive un altro amico. E un altro: “Il dolore è tanto, difficile da trattenere… solo la consapevolezza che tu adesso stai godendo della presenza del tuo amato Gesù, ci dà consolazione” e ancora: “Ci ho messo un po’ prima di realizzare tutto questo. Non sei stato solo un semplice amico ma un fratello”. Numerosi gli attestati di stima, amicizia, affetto e anche amore per un giovane che era stato capace di entrare nel cuore di molti.
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