Non trovano pace gli amici di Dennis e Riccardo i due 18enni morti sabato mattina poco dopo le 6 alla Garbatella. Portano fiori e bigliettini e piangono. Non riescono a trattenere le lacrime, la disperazione per aver perso due membri della comitiva con i quali “siamo cresciuti insieme” dicono i ragazzi che in un momento di lucidità aggiungo anche: “Ora vogliamo la verità“.
Le indagini della Polizia locale proseguono
Difficile il compito degli agenti della Polizia municipale gruppo Tintoretto, chiamati a stabilire la dinamica dell’incidente nel quale Dennis Di Tuccio e Riccardo Marchese sono finiti con lo scooter contro un camion frigo alla cui guida si trovava un 41enne romano che si è precipitato per prestare i primi soccorsi ai due ragazzi. Le indagini vanno avanti per accertare quanto ripreso dalle telecamere situate in prossimità dell’impianto semaforico, ascoltare i testimoni per cercare di dare risposte alle famiglie e agli amici dei due 18enne che pace sembra non possano trovarne dopo questa immane tragedia.
Le testimonianze di quanti hanno assistito sono discordanti, c’è chi dice che l’autotrasportatore sia passato con il rosso e chi, invece, ritiene che avesse iniziato la manovra prima che scattasse il rosso, ma con il rimorchio non sarebbe riuscito a portare a termine la manovra quando il semaforo era ancora verde. Insomma ancora tanti, troppi dubbi sui quali occorre dare risposte.
La Procura ha disposto l’autopsia
Il papà di uno dei dure ragazzi in un’intervista al Messaggero sottolinea: “Da quel che abbiamo potuto ricostruire finora sembrerebbe che ci fosse un altro camion in sosta dove è il benzinaio dell’Agip a coprire la visuale e che altri veicoli fossero in prossimità dell’incrocio , restringendo lo spazio di manovra”. Al momento solo supposizioni che dovranno avere riscontri anche con gli esami tecnici che verranno disposti dalla Procura che, intanto, nella giornata di oggi dovrebbe disporre esame autoptico sul corpo dei due 18enni. Un’ulteriore indagine peritale utile a dare risposte.