Incendio Malagrotta, il rogo divampato alla vigilia di Natale continua a tenere banco: s’indaga sul dolo eventuale, al vaglio le telecamere.
Quattro impianti andati a fuoco in cinque anni. Questa la statistica allarmante che accompagna le indagini al Tmb di Malagrotta: l’impianto è al centro di una nuova inchiesta per capire se il rogo divampato alla vigilia di Natale conservi una matrice dolosa oppure no. Punto interrogativo intorno a cui si stanno sviluppando le indagini di questi giorni, insieme allo sgomento di una comunità. C’erano già stati problemi nel 2022.
A un anno di distanza, forse qualcosa di più, le stesse domande con maggiori incognite. Nello specifico a tenere banco – secondo quanto riporta Il Messaggero – sarebbe una nuova scoperta dei vigili del fuoco: la presenza di una telecamera di videosorveglianza staccatasi dal muro durante l’incendio. L’accessorio, nella fattispecie, era adagiato a terra e potrebbe aver ripreso le fasi iniziali dell’incendio. In tal caso ogni dubbio sull’eventuale matrice dolosa potrebbe essere dipanato. Rimane da stabilire se fosse lì da prima dell’incendio o sia caduta a seguito del rogo.
Malagrotta, al vaglio le telecamere: s’indaga sulla matrice del rogo
Tutti dettagli che prenderanno forma nelle prossime ore per far sì che i dubbi diventino incertezze e le perplessità conferme. Le autorità sottolineano che, dallo scoppio dell’incendio, il materiale è al vaglio e le telecamere possono essere senz’altro un valore aggiunto. In particolare quest’ultima proprio perchè – se è ancora in funzione – per posizione e condizioni potrebbe risolvere gli ultimi elementi di un tassello intricato che non fa altro che alimentare preoccupazione.
La condizione degli impianti resta all’ordine del giorno, anche quando i riflettori della cronaca si abbassano. In caso contrario emergono i fantasmi di un passato non ancora troppo lontano per definirlo tale e mandare in archivio conseguenze importanti ancora oggi.