Proseguono i controlli della Polizia di Roma Capitale per contrastare le condotte illecite legate ai reati ambientali, operazioni che sono continuate tutto il periodo estivo in diverse zone della capitale. Un fenomeno di primaria importanza consideranzo che secondo l’ultimo rapporto Ecomafie di Legambiente, il Lazio è al quarto posto tra i territori dove si svolgono con più frequenza questa tipologia di reati.
Particolare attenzione è stata posta alle aree adibite a discariche abusive, cantieri, officine di auto riparazioni. Grazie ad una intensa attività di controlli stradali ed all’utilizzo di foto-trappole, sono stata una decina, tra titolari e dipendenti, le persone denunciate per i reati di gestione illecita, raccolta e trasporto abusivo e/o abbandono di rifiuti speciali ed ingombranti.
Sequestrati diversi autocarri per irregolarità ambientali
Durante i controlli sono stati sequestrati tre autocarri sequestrati con all’interno calcinacci, mobili dismessi e rottami metallici; sanzioni. L’irregolarità ha permesso di quantificare un totale di 22.000 euro per omessa o irregolare tenuta della contabilità ambientale e per la compilazione fraudolenta della prescritta documentazione. Grazie all’utilizzo di registrazioni video delle foto-trappole, sono state imputate anche sanzioni per un totale di 6.000 euro nei confronti di 10 privati cittadini responsabili di abbandono incontrollato di rifiuti ingombranti.
Fermato un 55enne per carico abusivo di rifiuti
Nel corso di controlli stradali inolte ieri, giovedì 30 agosto, è stato eseguito un accertamento da parte dello Gruppo SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) della Polizia di Roma Capitale nei pressi della foce dell’Aniene. I controlli hanno permesso di identificare un 55enne italiano, titolare di impresa individuale operante nel settore del commercio dei rifiuti metallici, sorpreso a trasportare un carico abusivo di rifiuti di cui non è stato in grado di dimostrare la provenienza ne la destinazione. Gli agenti hanno proceduto al sequestro di circa 400 kg di rifiuti metallici e matasse di rame deferendo l’uomo all’autorità giudiziaria.
Roma peggior città d’Italia per reati ambientali
Il negativo primato ambientale, però, Roma lo raggiunge sul calcolo della “città con più reati ambientali in Italia”. A piazzarsi al primo posto, come immaginabile, è proprio la Capitale della Penisola: Roma. Riconfermatasi in questo trend negativo per il secondo anno consecutivo, i numeri sembrano parlare abbastanza chiaro riguardo la gravosa situazione: troviamo 1.315 reati e 1.952 illeciti amministrativi.
