Regolarizzare la posizione degli occupanti (se in possesso dei requisiti) e procedere alla riqualificazione degli stabili. E’ questo il progetto portato avanti dal Comune di Roma per risolvere definitivamente alcune vicende che si trascinano da anni. Di questo tema si è occupato ieri il programma Quarta Repubblica che ha analizzato in particolare la situazione di due strutture presenti nella Capitale.
Il caso del Porto Fluviale e dello Spin Time Labs
Ed è questo l’obiettivo a cui vorrebbe arrivare il Campidoglio. Come spiegato nel servizio lo scorso ottobre il Comune di Roma ha approvato il progetto di riqualificazione dell’edificio sito in Via del Porto Fluviale, a pochi passi dalla Via Ostiense. Si tratta di un’ex caserma appartenente al demanio militare e occupata da anni da decine di famiglie. Ebbene, l’iniziativa del Campidoglio, da realizzare con fondi del PNRR, punta a ristrutturare lo stabile per farne appartamenti di edilizia popolare che verranno poi assegnati, stavolta regolarmente, agli attuali stessi occupanti qualora in possesso dei requisiti richiesti (e necessari) per ottenere la casa. Un altro caso analogo è quello dello Spin Time Labs all’Esquilino, anch’esso occupato da tempo (dal 2013, ndr) e diventato oggi un punto di aggregazione al cui interno operano diverse associazioni, tra cui la Redazione della rivista “Scomodo“. La struttura inoltre divenne famosa quando l’elemosiniere del Papa tre anni fa rimosse i sigilli del contatore ridando così energia all’edificio.
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