I ministeri non pagano la Tari. La situazione debitoria va avanti dal 2017 ed è emersa grazie ad un lavoro certosino fatto da Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma che rendiconta i pagamenti mancanti ma non riscuote i debiti. Alla luce di ciò i ministeri della Presidenza del Consiglio devono al Comune poco meno di 19 milioni. Una cifra certamente non da poco per il Campidoglio che, anche grazie all’evasione, ha la tariffa dei rifiuti tra le più alte d’Italia.
L’evasione della tassa sui rifiuti
Purtroppo il fatto che i ministeri non paghino la Tari è noto da tempo è già l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino aveva fatto presente la situazione, denunciata poi con la Raggi. Ad oggi però le cose sono rimaste pressoché immutate. ‘Mentre i cittadini romani si vedono recapitare bollette costosissime per la Tari con tutti i problemi che ancora ci sono in città, ci troviamo di fronte ad un atteggiamento vergognoso di strutture che dovrebbero dare l’esempio’, queste le parole dell’ex assessore Antonio De Santis, ora capogruppo della civica Raggi che poi aggiunge: ‘Chi oggi si trova al vertice di questi ministeri deve verificare perché tutto ciò avviene da anni e correggere il tiro immediatamente. Non solo per le casse romane ma anche per dare l’esempio a tutti i cittadini d’Italia che di fronte al caro bollette vengono colpiti da cartelle esattoriali pesanti anche quando sono in difficoltà’. Invece dal Campidoglio, fanno sapere che sono state avviate delle interlocuzioni con alcuni dei ministeri ed in particolare con quello agli Affari esteri, alla Difesa e con l’Agenzia del Demanio al fine di recuperare le somme dovute.
I ministeri coinvolti
Al primo posto tra i ministeri coinvolti c’è quello della Difesa attualmente guidato da Guido Crosetto che deve al Comune 4 milioni e 200 mila euro. Segue il ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini che deve al Campidoglio 4 milioni. Il Viminale con l’ex prefetto di Roma Piantedosi deve 3 milioni e 400 mila euro. Questo l’infausto podio. Ma l’elenco dei ministeri morosi è ancora lungo e vede anche il ministero della Giustizia che deve pagare un milione e 133 mila euro. Al quinto posto troviamo invece la Presidenza del Consiglio dei ministri con la Premier Giorgia Meloni che deve un milione e 36mila euro. Tutti gli altri ministeri restano sotto il milione. Non hanno debiti la Camera e il Senato.