Caso Hasib Omerovic, spuntano le chat che inchioderebbero gli agenti di Polizia. Dopo l’arresto di Andrea Pellegrini, il poliziotto accusato di tortura, di falso ideologico commesso da Pubblico ufficiale in atti pubblici, altri quattro Agenti sono indagati per depistaggio. E adesso sono emersi nuovi dettagli che li inchioderebbero alle loro responsabilità.
Cosa c’è nella chat tra i poliziotti
A seguito dei fatti avvenuti a Roma nel quartiere Primavalle nel luglio scorso quando Hasib Omerovic, 36 anni, disabile, era precipitato dalla finestra del suo appartamento durante una perquisizione della Polizia, l’accusa per i quattro agenti è quella di depistaggio. In una chat si parla di redigere una relazione di servizio per “pararsi il cul*o” prevedendo “un’ondata di mer*a che quando arriva sommerge tutti”. Ad inviare il messaggio era stato un Ispettore della Mobile ad una collega del Commissariato Primavalle ed è contenuto nel fascicolo dell’ordinanza cautelare che ha portato all’arresto l’altro ieri di Andrea Pellegrini.
L’ordinanza del GIP
Non solo. Nel documento del GIP si legge che i due ispettori, prima del messaggio ‘incriminato’, avevano avuto un colloquio telefonico sottolineando il fatto di “svolgere accuratamente le indagini dato che le cose non stanno come hanno scritto gli operanti” (cioè che il ragazzo si sarebbe gettato da solo dalla finestra) e aggiungendo inoltre anche “l’insussistenza di valide ragioni che potessero giustificare, nel caso di specie, un accesso all’interno di una privata abitazione nei termini descritti”.
Chi sono le persone indagate nel caso Omerovic a Roma
Ad oggi cinque poliziotti in tutto sono finiti oggetto delle indagini. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di falso e depistaggio, oltre al reato di tortura contestato ad Andrea Pellegrini. “È una vicenda grave, il primo sentimento è di rammarico per quello che è successo e la vicinanza alla famiglia. La speranza è che si possa riprendere”, ha commentato il Capo della Polizia Lamberto Giannini che ha poi aggiunto di “aver fatto ciò che era necessario fare mettendosi a disposizione della Procura”.
Come sta il 36enne rom precipitato dalla finestra
Secondo gli ultimi aggiornamenti le condizioni di Hasib Omerovic, che è ricoverato al Gemelli, sarebbero in miglioramento “considerando che ha iniziato a respirare in modo autonomo e a camminare”. Il quadro clinico resta complesso tuttavia: “Non ha una coscienza piena e non gli è stato fatto riferimento all’accaduto. I familiari non fanno nessun accenno quando vanno a trovarlo”, A parlare è Carlo Stasolla, dell’Associazione 21 luglio che ha comunque concluso precisando che “il 36enne non è ancora in grado di fornire una testimonianza”.