La vicenda di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra della sua stanza, al terzo piano di una palazzina situata in zona Primavalle, assume contorni più definiti grazie alla testimonianza di uno dei tre agenti di Polizia indagati per falsa testimonianza. Il poliziotto, Fabrizio F, ha chiarito ai pm, nel corso dell’interrogatorio, che si è visto costretto a firmare l’annotazione di servizio redatta dall’assistente capo, Andrea Pellegrini ‘è un mio superiore e ho avuto paura’.
L’agente ha ricostruito quanto avvenne il 25 luglio
Ma l’agente ricostruisce anche passo passo cosa è avvenuto il 25 luglio scorso in quell’appartamento, così come riportato da La Repubblica. Ha raccontato di essere arrivato insieme al suo superiore e altri due colleghi, hanno bussato e ha aperto proprio Hasib Omerovic. Pellegrini, una volta dentro, ha dato due schiaffi a Omerovic al quale ha detto: ‘Non ti azzardare mai più a scattare foto a quella ragazzina’, poi ha visto un coltello sul tavolo della cucina e ha chiesto al 36enne cosa intendesse farci. Hasib spaventato avrebbe risposto: ‘Niente’. Poi l’assistente capo si sarebbe diretto verso una porta chiusa a chiave e Omerovic avrebbe cercato di dargli le chiavi, ma Pellegrini avrebbe detto: ‘Ce le ho le chiavi’ e avrebbe aperto la porta con un calcio.
Omerovic legato alla sedia minacciato e picchiato
Una sequenza di fatti ai quali i colleghi dell’assistente capo avrebbero assistiti increduli, cercando, a un certo punto anche di fermare il superiore, ma senza riuscire. A seguire Pellegrini avrebbe fatto sedere Omerovic su una sedia, e gli avrebbe legato le mani con il filo di un ventilatore che si trovava nella stanza. Poi ha impugnato in coltello e ha dato un altro schiaffo al 36enne urlando: ‘Se lo rifai te lo infilo nel c…’. In questa sequenza di avvenimenti Omerovic sarebbe rimasto sempre fermo, terrorizzato da quanto stava succedendo. A quel punto Fabrizio F. ha deciso di allontanarsi, era diventato troppo anche per lui, ma da lontano ha sentito ancora un volta Pellegrini che urlava: ‘ Non mi far tornare’, poi, però, è uscito dalla stanza.
Omerovic sarebbe salito sul davanzale e probabilmente ha perso l’equilibrio
A quel punto gli agenti che si erano allontanati tutti da Hasib, avrebbero sentito il rumore della serranda e sarebbero corsi nella stanza. Ma il 36enne era già a cavalcioni sul davanzale e forse poi – sempre secondo il raccolto dell’agente – avrebbe perso l’equilibrio. I soccorsi la corsa in ospedale e quanto avvenuto in seguito, ormai, sono fatti noti.
‘Può commettere altri reati’. Nessuno sconto al poliziotto che torturò il disabile Omerovic