Dopo più di sei mesi dai fatti, Hasib Omerovic, il 36enne sordomuto caduto dalla finestra nel corso di un blitz degli agenti del Commissariato di Primavalle è stato sentito ieri dal procuratore aggiunto e dal sostituto procuratore, rispettivamente Michele Prestipino e Stefano Luciani, che coordinano le indagini volte a ricostruire con esattezza cosa accadde in quell’appartamento di via Gerolamo Aleandro il 25 luglio scorso.
Omerovic racconta ai pm la sua verità
Il giovane che a causa di quella caduta è rimasto in coma per lungo tempo è comparso davanti ai magistrati per raccontare la sua verità su quanto accadde quel giorno. Una vicenda per la quale uno degli agenti intervenuti è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di tortura. Una ricostruzione secondo la quale l’agente appena entrato e senza motivo avrebbe dato un paio di ceffoni al 36enne, avrebbe poi sfondato la porta della stanza da letto di Omerovic con un calcio e poi avrebbe legato i polsi di Omerovic con il filo di un ventilatore, tutto – sempre secondo la ricostruzione degli investigatori- brandendo un coltello e minacciando il 36enne.
Ci sono anche altri poliziotti coinvolti
Sono anche altri i poliziotti ritenuti coinvolti nella vicenda, indagati per falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e depistaggio. Secondo l’ordinanza del gip di Roma Ezio Dalmazia, Omerovic non avrebbe tentato il suicidio, ma sarebbe caduto a causa “delle gravi condotte poste in essere nei suoi confronti”. Una caduta che ha provocato al 36enne conseguenze estremamente serie e per le quali è stato ricoverato in ospedale per mesi, prima di poter essere sentito.
Le dichiarazioni rese nel pomeriggio di ieri da Hashib Omerovic nel corso di un colloquio che si è tenuto negli uffici del Palazzo di giustizia di Piazzale Clodio e andato avanti per diverse ore, aggiungerà sicuramente dei tasselli importanti alle indagini. Bisognerà vedere se, in conseguenza di questa audizione, verranno presi altri provvedimenti da parte della magistratura capitolina.
Hasib Omerovic precipitato dalla finestra a Roma, le chat tra i poliziotti: “Pariamoci il cu*o”