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Guerra in Ucraina, la corsa nelle farmacie. Regione Lazio: ‘Pillole di iodio? Non servono a nulla’

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Rapina 3 farmacie in una sola ora

Un possibile attacco russo nei confronti dei reattori e una corsa disperata, ma inutile, nelle farmacie per acquistare compresse a base di iodio. Sta accadendo in queste ore in diversi Paesi, dal Belgio, all’Olanda, ma anche in Italia l’allerta resta massima. O meglio, la psicosi dilaga.

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Regione Lazio: ‘Corsa ingiustificata a richiedere in farmacia pillole di iodio’

Sulla questione ha preso parola l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha definito questa corsa nelle farmacie ‘ingiustificabile’. Dure le dichiarazioni che arrivano dalla Pisana:  “Bisogna evitare questo ‘fai da te’ assolutamente inutile, ingiustificato ed inappropriato, come ha denunciato anche la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani e la comunità scientifica. E’ opportuno che il Ministero della Salute intervenga per evitare questa psicosi”. 

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Il fai da te è rischioso

Non c’è nessun allarme in Italia, nessuna minaccia nucleare e l’approvvigionamento di pillole di iodio ora non è giustificato. A dirlo anche la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani:

“La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) precisa che non vi è alcun allarme che giustifichi la richiesta in farmacia di compresse di iodio, da assumere per prevenire o per arginare possibili danni provocati da emissioni radioattive. Da parte delle Autorità competenti – chiarisce Andrea Mandelli, Presidente FOFI – non vi è alcuna indicazione all’approvvigionamento di iodio per un’eventuale minaccia nucleare. Pertanto, la richiesta di medicinali a base di questa sostanza è del tutto ingiustificata. L’uso indiscriminato e inconsapevole di questi prodotti è da sconsigliare, sia a scopo preventivo, per il quale non vi sono evidenze di efficacia, sia per finalità terapeutiche. L’assunzione di farmaci a base di iodio, come per tutti i medicinali, deve avvenire esclusivamente su indicazione e sotto la supervisione del personale sanitario, e in base agli indirizzi delle autorità sanitarie competenti”.

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