Dopo cinque anni di chiusura forzata, il sindaco Roberto Gualtieri ha riaperto l’area del “canalone” all’interno del Parco di Centocelle. La zona venne chiusa per la massiccia presenza di metalli pesanti nel terreno, dovuti all’utilizzo della zona come discarica abusiva per diverso tempo. Una condizione dove, i vari carotaggi effettuati lungo il terreno, avevano evidenziato un grave fenomeno d’inquinamento all’interno della zona.
Il sindaco Gualtieri riapre il “canalone” al Parco di Centocelle
Gli ultimi dati dell’Arpa hanno portato il sindaco Gualtieri alla riapertura del sito al pubblico, considerato come l’ultima analisi ha palesato come “i metalli pesanti sono nella norma” nella gran parte dell’area interessata. Infatti, rimangono solo piccoli spazi dove tali metalli mostrano delle criticità: aree che, però, continueranno a essere chiuse al pubblico romano.
Le aree ancora inquinate del canalone
Secondo le stime dell’Arpa, nonostante lo spazio fosse in passato una discarica abusiva, attualmente il terreno non è inquinato nella maggior parte del suo spazio. Rimangono delle piccole aree contaminate, che hanno mostrato come problematica delle “concentrazioni anomale di alcuni parametri inquinanti”. Questo, infatti, ha permesso la riapertura di una larga parte del “canalone” all’interno del Parco di Centocelle.
L’ordinanza del sindaco Gualtieri sul Parco di Centocelle
L’ordinanza di riapertura al pubblico per lo spazio all’interno del Parco di Centocelle, è avvenuta per mano del Sindaco di Roma Capitale nella giornata di lunedì 26 giugno. Tale norma comunale, infatti, consentirà ai cittadini di tornare a visitare gran parte del canalone interno alla riserva naturale e archeologica della Capitale. Un’area che, nella sua storia, era stata chiusa alla cittadinanza perchè sito di rifiuti e incendi, diventando di fatto impraticabile per qualunque persona.
La chiusura del canalone a Roma
Tutto partirà dall’incendio del 2017 all’interno di questo spazio nel Parco di Centocelle, che porterà l’attenzione del Comune di Roma Capitale sulle reali condizioni del terreno. Dagli accertamenti effettuati, e soprattutto i carotaggi, si dimostrerà la fitta presenza di rifiuti nel sottosuolo. Tonnellate di spazzatura vennero riscontrate, per interi giorni, all’interno di quello spazio, che ne definirono il forte inquinamento e soprattutto la dannosità per la salute umana.
Foto: O.L.