Continuano senza sosta le preparazioni per il Giubileo imminente, e la Capitale mette a punto il suo piano sicurezza. Sono almeno 32 i tiratori scelti che si posizioneranno sui tetti di San Pietro, con tanto di elicotteri, droni militari e altri velivoli leggeri che sorvoleranno le 6 aree contrassegnate come spazi di massima sicurezza – in particolare San Pietro e le altre basiliche. In aggiunta: 300 pattuglie della polizia e carabinieri andranno a rinforzare le forze di terra, con 2.250 uomini in campo per garantire la sicurezza della Capitale.
Il piano sicurezza per il Giubileo 2024
I dettagli finali del piano sicurezza, ad ogni modo, sono al vaglio della Prefettura proprio in queste ore. Si tratta di uno standard di sicurezza che in generale viene ripetuto per tutti i grandi eventi legati all’Anno Santo. Si tratta di una vera e propria operazione interforze che renderà da qui alle prossime settimane il Vaticano l’area più controllata al mondo.
Cosa sono i Rapid Scanner?
Proprio nelle ultime ore sono arrivati anche i nuovi Rapid Scanner per la verifica di eventuali armi all’interno dell’area controllata. Dai prossimi giorni, i pellegrini che vorranno raggiungere il territorio del Vaticano per visitare le bellezze del posto, dovranno attraversare una serie di varchi prima di riuscire a raggiungere la piazza. Sotto questi varchi, ovviamente, saranno posizionai i Rapid Scanner per il controllo. Tornando, invece, ai numeri, come anticipato ci saranno almeno 2.250 agenti coinvolti, un numero che varierà in base al livello di sicurezza che si dovrà impiegare – il numero a cui facciamo riferimento, per darvi una misura, è il numero che corrisponde al livello 1 di blindatura, ovvero quello relativo ai giorni di maggiore affluenza.
Protocollo anti-terrorismo
Non solo giorni di affluenza, ma anche le aree della città avranno un diverso trattamento. La città, infatti, sarà suddivisa in territori di servizio con diversi livelli di sicurezza, e saranno continuamente effettuate bonifiche e controlli con metal detector fissi e portatili. Il protocollo è esattamente quello messo appunto dalle unità antiterrorismo, con agenti e uomini specializzati in operazioni di questo tipo. Tra le varie stringenti precauzioni, anche quella per cui nelle giornata da livello 1 sarà anche vietato trasportare carburanti, Gpl e metano dentro il Raccordo anulare.