Il fenomeno dei borseggi in metro rappresenta sicuramente una delle problematiche maggiori di Roma, anche perché colpisce tutti indistintamente, sia pendolari che turisti. La cronaca romana del resto è pieno di notizie del genere che vanno di pari passo, c’è da dire, ai servizi di prevenzione e repressione delle forze dell’ordine. Ma dove non arrivano i controlli sono i viaggiatori a provare a difendersi con appelli social e passa parola.
Continui furti, scippi e perfino scene di guerriglia tra fazioni differenti. Ogni giorno batterie di ladruncole e ladruncoli si aggirano per le stazioni della metropolitana di Roma in cerca di prede appetibili da ripulire. Spesso agiscono in gruppetti e sono velocissimi nel saper sfruttare al meglio calca e vagoni affollati per portare via portafogli, smartphone e altri oggetti di valore. Talvolta, come mostrano i tanti video postati in rete, il tutto finisce anche in rissa, con calci, pugni e strattoni quando nel bel mezzo dei convogli qualcuno si accorge di quanto sta succedendo.
La guerra per il controllo delle metro
Come vi stiamo raccontando con i nostri continui servizi, a Roma è in atto una vera e propria lotta per il controllo delle metro. Borseggiatori che, per assicurarsi il campo libero dalla ‘concorrenza’, sono disposti a tutto, anche ad arrivare allo scontro fisico con i rivali. Uno degli ultimi episodi in questo senso risale ad inizio mese, in pieno centro. E poi le risse direttamente dentro le stazioni, tra le banchine e fin dentro i vagoni come visto, magari tra studenti e pendolari che vorrebbero soltanto fare il viaggio in tranquillità.
L’episodio recente più eclatante è senza dubbio quello della ragazza incinta massacrata di botte perché si era rifiutata di continuare a rubare: “Dovevo portare 1.000 euro al giorno“, questo il racconto fornito dalla borseggiatrice pentita nel motivare il motivo del violentissimo pestaggio. Il che rende bene l’idea del business che c’è dietro questi furti. C’è da dire che le forze dell’ordine non stanno di certo a guardare: è di appena a qualche giorno fa l’ultima ondata di arresti da parte dei Carabinieri, mentre servizi mirati contro i reati predatori sono praticamente all’ordine del giorno.
La tecnica usata dai borseggiatori nella Metro a Roma
Laddove però non arrivano, o almeno non subito, i controlli i viaggiatori si difendono come possono. Uno dei modi è quello dell’utilizzo dei social, postando messaggi di avvertimento nella speranza di aiutare altri utenti (un po’ come fanno i servizi di Striscia la Notizia per la metro di Milano per intenderci). Anche perché spesso i soggetti che delinquono sono sempre gli stessi come del resto le tecniche usate.
Tra queste ce ne è in particolare una segnalata in queste ore sulla pagina Welcome to Favelas, dove spesso circolano i video dei continui raid – nonché delle risse – che avvengono nella metropolitana. “Ho assistito ad un furto nella fermata Barberini”, scrive un utente. “Le ragazze sono sempre le stesse del video che avete postato recentemente sulla pagina – si legge ancora – ho notato però il loro modus operandi magari può servire a qualcuno”.
“Agiscono in pochi secondi”
Praticamente, secondo questa testimonianza, mentre due persone puntano la vittima, una terza impedisce alle porte di chiudersi in modo tale da non far partire subito la metro. A quel punto entrano in scena i complici e una volta portato a termine il furto il terzetto riesce a scappare. “Inutile dire che è durato massimo 10 secondi, è stata agghiacciante la velocità con cui hanno fatto tutto. Nessuno lì per lì si era accorto di nulla, poi un ragazzo sul vagone le ha riconosciute e ha urlato ma purtroppo era tardi”.