Fronte del Porto da 10 anni ha fatto dell’arte del tatuaggio un vessillo: la competenza dei ragazzi si unisce all’interesse degli estimatori.
A Roma, in via Tullio Levi Civita 70, nel 2013 è cominciato qualcosa di diverso. Una vera e propria “globalizzazione capitolina” del tatuaggio: la Capitale aveva bisogno di guardare al futuro anche in quel senso. I tatuaggi piacciono (quasi) a tutti, ma pochi sono coloro che restano in grado di convogliare la mentalità aperta che vige all’estero con la nobile arte tradizionale che finisce sulla pelle e, secondo i veri appassionati, nell’anima.
Nasce, sull’impronta di questi valori, Fronte del Porto Tattoo. Un riferimento sia sul piano professionale che nell’ambito imprenditoriale. Il negozio – che i più avvezzi chiamano studio – non solo funziona, ma rende perchè riesce a concepire i trend del momento, ma anche le possibilità più tradizionali. Le opere tatuatorie diventano uno spazio condiviso di confronto: i clienti di Fronte del Porto non si tatuano e basta, vanno a vivere un’esperienza. Termine abusato attualmente, lo troviamo nel cibo e nel turismo alberghiero, ma dieci anni fa accostarlo al tatuaggio sapeva di rivoluzione.
Fronte del Porto Tattoo compie 10 anni: 8-9 dicembre festa evento tra tatuaggi, buon cibo e allegria
I ragazzi di via Tullio Levi Civita hanno creato una sorta di via Panisperna dell’inchiostro su pelle. Dai migliori scienziati ai migliori artisti, nel medesimo spirito della condivisione. Oggi lo studio, al suo primo compleanno importante – quello di una decade – si è leggermente spostato e ingrandito. Segno che l’attività non solo paga, ma non si ferma. Sono al 66, in uno spazio più consono alle loro esigenze: tatuano, sì, ma fanno anche scuola. Nel senso che ospitano apprendisti e Guest (partecipanti illustri che portano le proprie influenze tatuatorie per eseguire “pezzi” particolarmente richiesti o sposare, se necessario, nuove idee). Questo “quartier generale” del tatuaggio non soltanto ha acquisito credibilità, ma anche e soprattutto profonda autorevolezza.
Motivo in più per cui, a dieci anni dalla prima apertura, è il momento di fare una festa: una vera e propria reunion celebrativa per mettere un punto, godersi gli obiettivi raggiunti e ripartire più forte. Al pari di un traguardo condiviso che non è un punto di arrivo, ma di (ri)partenza. Quindi il prossimo 8-9 dicembre ci sarà una due giorni dedicata al tatuaggio e non solo: parteciperanno venti tatuatori, tra artisti residenti e ospiti italiani internazionali, che tatueranno senza appuntamento dalle 11:00 alle 20:00. I clienti potranno scegliere la loro “opera preferita” direttamente dalle vetrine dello studio.
Gli ospiti delle serate
Anche tanti ospiti esterni: passeranno, infatti, i ragazzi di Trad Tatto0, giovani collezionisti del tatuaggio, che terranno “interviste” agli ospiti presenti all’evento ed esporranno i loro cimeli del tatuaggio da collezione, come antichi dipinti e stampe vintage. Spazio anche al buon cibo con i ragazzi di Rududù Food Truck, che metteranno a disposizione paccotti, pizza fritta e ripieno romano. Di seguito la lista dei partecipanti: Giuseppe Messina, Valerio FDP, Claudio Erzi, Dramis Tattooer, Supafresh, Lorenzo Tricarico, Francesca Superink, Simone Brandi, Gico Tattoo, Fabrizio Flaco, Francesca Fringe, Chiara De Camillis, Fernanda Bologna, Badluckmario, Valeria Cencelli, Clara Miuli, Er Desa.
Le Guest, invece, saranno di: Stizzo Best of Times (Milano) Samuele Tavazzi (Milano), Rudy Fritsch (Trieste) Andrea Scotti (Taormina), Gabriele Donnini (Roma), Alessio Ventimiglia (Roma), Horidome (Pomezia), Enzo Brandi (Napoli), Guido GB (Vicenza), Miki Maiks (Barcellona) Alejandro Monea (Barcellona), e Lord Gator (Copenaghen).