La storia dei flambus Atac a Roma è, ormai cosa ‘vecchia’. Si è parlato nel tempo di manutenzione carente e pezzi di ricambio logori e a volte non adeguati. Gli episodi di autobus che prendono fuoco durante la corsa con grave pericolo per viaggiatori e conducenti non sono una cosa nuova, ma adesso la Procura sembra davvero stanca di questa situazione ed ha avviato una maxi inchiesta per fare luce sulla vicenda.
La nuova inchiesta
I pubblici ministeri che stanno indagando sul ‘fenomeno’, Mario Dovinona e Francesco Dall’Olio hanno investito un consulente di parte, Rodolfo Fugger, per svolgere indagini mirate a dare risposte su quanto successo. Un esame peritale su ben 31 incidenti che si sono verificati negli ultimi due anni. Un accertamento che ha riguardato anche i pezzi di ricambio utilizzati prima e dopo gli incidenti, la manutenzione e anche sugli interventi fatti e quelli omessi.
Già indagate 14 persone
Sempre legato ai flambus Atac la Procura ha chiesto già il rinvio a giudizio di 14 persone tra funzionati, carrozzieri, responsabili delle riparazioni. Procedimento giudiziario al quale ora si somma questo ulteriore accertamento. Una indagine per incendio colposo in conseguenza della quale potrebbero esserci a breve nuovi iscritti nel registro degli indagati.
Dalla consulenza sarebbe emerso che in tanti casi sarebbero stati ignorati i segnali di allarme e che la manutenzione non sarebbe stata adeguata. Conferme di una perizia già svolta sul parco mezzi da Fugger che era arrivato a conclusioni analoghe già in precedenza evidenziando: perdite di fluido infiammabile, utilizzo di pezzi di ricambio usurati e soprattutto “mezzi che rischiavano di prendere fuoco che venivano fatti viaggiare” con rischi per i passeggeri e il conducente.
I risultati di accertamenti svolti sui depositi
E la Procura che sembra decisa a mettere fine a questo susseguirsi di incidenti che riguardano gli autobus ha già svolto verifiche su rimesse e depositi nei quali ha riscontrato una serie di irregolarità tra le quali: sistemi antincendio non a norma, uscite di emergenza ostruite e infiltrazioni di acqua piovana in prossimità di impianti elettrici. A questo punto sono diverse le risultanze investigative dalle quali si evincono varie irregolarità. Bisognerà vedere a questo punto quale sarà il passo successivo che compirà la Procura della Repubblica per mettere una volta per tutte la parola fine al fenomeno dei flambus romani.
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