L’Italia, e in questo caso anche Roma, pensano in grande. L’obiettivo non lo nasconde il premier Giorgia Meloni, che guarda con interessa all’appuntamento dell’Expo 2030. Un evento molto lontano nel tempo, ma su cui già da ora serve muoversi, anche per vincere la concorrenza delle altre Capitali mondiali. Portare l’Esposizione Universale in Italia, e quindi nella sua Capitale, è una sfida avanguardistica cui il nostro Paese proverà a rispondere.
Meloni: “Proveremo a portare l’Expo 2030 a Roma”
Le insidie sono notevoli, soprattutto andando a vedere i numerosi scandali che si aprirono attorno al famoso Expo di Milano. Eppure, in Italia c’è voglia di grandezza e soprattutto un sogno: riportare l’Esposizione Universale a Roma, che manca dal 1942. Giorgia Meloni, in qualità di Premier, vuole provare a vincere questa prima sfida di prestigio per il nostro Paese: “Da italiana e da romana la considero una grande occasione, Roma e l’Italia hanno tutti gli anticorpi per fare quello che vogliono, l’ho segnalato a moltissimi esponenti internazionali, ho incontrato 30-40 capi di Stato e di Governo e intendo spendermi in prima persona, certo non posso garantire come andra’ a finire perche’ io ho cominciato a lavorarci un po’ tardi rispetto a quello che mi sarebbe piaciuto fare, senza nulla togliere al governo precedente e alle altre Istituzioni: non ci darei per vinti, con garbo, ma non ci darei per vinti”.
L’Expo 2030 è un obiettivo per Paesi audaci, capaci d’investire miliardi di euro in strutture ma soprattutto con la maturità di poter riutilizzare quel patrimonio per ammodernare la città anche dopo lo svolgimento della manifestazione. Non saranno solo 12 mesi all’insegna di un turismo che vedrà entrare su Roma, da tutto il mondo, cittadini provenienti da ogni provenienza per vedere l’inestimabile esposizione. Servono idee chiare, gestione corretta della burocrazia e soprattutto capacità per evitare frodi, come accaduto invece in Lombardia.
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