Attrezzatura da Spy Game, peraltro di un certo valore economico. L’ha utilizzata un cittadino bosniaco di 39 anni per passare un esame scritto della patente di guida, con l’aiuto di un amico suggeritore situato all’esterno dell’aula. È successo presso la sede della Motorizzazione Civile di Roma in via Del Fosso di Acqua Acetosa Ostiense. Il tutto per non studiare. L’uomo è stato identificato e denunciato dai Carabinieri allertati da un esaminatore.
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I fatti
Il 39enne, durante l’esame, ha insospettito uno degli esaminatori più meticolosi. L’atteggiamento dell’uomo non è passato inosservato e uno degli addetti lo ha sorpreso in flagrante. L’apparecchiatura elettronica è stata sequestrata e il bosniaco è stato denunciato direttamente dalla forze dell’ordine intervenute su richiesta della Motorizzazione. Si tratta di una microcamera e degli auricolari. Se volgiamo lo sguardo ai precedenti di questo tipo nel Paese, pare che la condotta vada di moda.
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Altri precedenti recenti
Il bosniaco avrà tentato di emulare il cittadino afghano che il 23 gennaio scorso, a Pordenone, è stato arrestato in flagranza dalle Fiamme Gialle, perché munito di microcamera e auricolare. Ciò gli aveva permesso di superare l’esame teorico della patente di guida senza commettere nemmeno un errore. Nel 2016, invece, a Treviso è stata scoperta una vera e propria organizzazione. Centinaia di extracomunitari, in particolare indiani e pakistani, ottenevano l’abilitazione alla guida grazie ad una associazione che si occupava di prepararle alla truffa. Nessuna prova pratica o test sulle competenze, ma veniva fornito tutto l’equipaggiamento per imbrogliare la Motorizzazione. La Polizia Stradale di Treviso, che si è occupata del caso, è rimasta basita dalla mole di microcamere e microauricolari trovati in dotazione agli extracomunitari. Il ‘servizio’ costava agli indiani e ai pakistani dai due ai tremila euro. Un giro d’affari stimato di circa 600mila euro all’anno.